Innovazione

Fonte: alt

Studio Ue delinea il futuro dell'Ubiquitous Internet Society

La ‘apertura tecnologica’ è essenziale per il consolidamento una società dell’informazione sempre più presente nelle nostre vite, ma di quali strategie e di che tipo di policy ci si dovrà attrezzare per ritagliarsi un ruolo di primo piano nell’economia della conoscenza?

La Commissione europea ha tentato di rispondere a queste domande, pubblicando una serie di considerazioni politiche nell’ambito dei risultati dello studio ‘Tendenze e impatto socio-economico delle tecnologie di connettività: politiche per l'Ubiquitous Internet Society’.

Secondo questo studio, apertura e connettività sono strettamente legate tra loro e con l'emergere di una forte società della conoscenza. Tuttavia, per garantire i benefici auspicati, la politica dovrebbe fare in modo di mantenere internet aperto “…alla concorrenza, all'innovazione e alla libertà di scelta dell'utente”.


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(pubblicato il 9 dicembre 2009)

altmartedì, 15 dicembre 2009
ore 9.30


Milano - Palazzo Castiglioni, Corso Venezia 47/49
. Retribuzioni dei profili IT, tariffe professionali e mercato del lavoro: questi i temi che si tratteranno durante il convegno di presentazione del nuovo Osservatorio di Assintel, con un focus sui dati dell'Indagine 2009.


Seguirà la Tavola Rotonda "Scenari futuri per la valorizzazione del mercato del lavoro ICT", in cui attiveremo un dibattito con le rappresentanze sindacali moderato da Italia Oggi.

Iscrivetevi al convegno e consultate il programma qui.


Ai partecipanti verrà consegnata una copia della ricerca.

altIl rapporto 2009 della Commissione europea sugli obiettivi di Lisbona per l'istruzione e la formazione, dopo aver rilevato che gli obiettivi fissati per il 2010 non sono stati conseguiti nella maggiore parte dei Paesi dell'Unione, ha provveduto a ridefinirli per il 2020.

Nel nuovo scenario ha, altresì, provveduto ad aggiungere alcune integrazioni e nuovi obiettivi, tra cui quelli relativi alle scarse competenze dei quindicenni.

Oltre a rilevare l'incremento, rispetto al 2000, dei laureati in matematica, scienze e tecnologia, ha rilevato anche la percentuale di donne laureate in queste discipline.

L'Italia, rispetto ad altri obiettivi nei quali è messa piuttosto male (esempio, scarse competenze linguistiche, matematiche e scientifiche dei quindicenni), sia per l'incremento dei laureati che per la percentuale di donne laureate in matematica, scienze e tecnologia si trova tra i primi posti in Europea.


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(pubblicato il 9 dicembre 2009)

Fonte: alt

Presentato stamani a Roma il Rapporto annuale del Censis. Giunto alla 43esima edizione, il Rapporto affronta l'analisi e l'interpretazione dei più significativi fenomeni socioeconomici del Paese.  
 

Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come quella italiana sia una società replicante, che di fronte alla crisi ha riproposto il tradizionale modello adattativo-reattivo.
 

Quel “non saremo più come prima” che un anno fa dominava la psicologia collettiva è mutato in un “siamo sempre gli stessi”.
 

Non si è esasperato il primato della finanza sull’economia reale, le banche hanno mantenuto un forte aggancio al territorio, il sistema economico è caratterizzato da una diffusissima e molecolare presenza di piccole aziende, il mercato del lavoro è elastico (si pensi al sommerso) e protetto (si pensi al lavoro fisso e agli ammortizzatori sociali), le famiglie sono patrimonializzate.
 

La crisi ha finito per rallentare il processo di uscita dal puro adattamento intravisto lo scorso anno, quando all’orizzonte si presentava quasi una “seconda metamorfosi”, dopo quella degli anni fra il ’45 e il ’75. Sono però in corso alcuni processi di trasformazione.


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(pubblicato il 4 dicembre 2009)