Welfare innovativo

Paola MascaroPaola Mascaro è la nuova responsabile Comunicazione GE Capital. Lascia Alcatel-Lucent dove, da luglio 2009, era direttore Comunicazione e relazioni istituzionali.

Significativa la sua esperienza professionale in Accenture dove, dal 1998 a giugno 2009, ha ricoperto diversi incarichi nel campo della comunicazione, del marketing e dell’employer branding (sia per l’Italia che per Grecia, Turchia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Ungheria, Polonia, Romania, Russia) fino ad arrivare al ruolo di responsabile della Comunicazione Corporate in Italia.?? Dal 1996 al 1998 ha diretto il dipartimento della comunicazione interna per la farmaceutica Boehringer Mannheim Italia (poi Roche) dopo un’esperienza di cinque anni (1991 al 1996) nell’area dello sviluppo organizzativo del Gruppo Fininvest.

Milanese, classe 1965, Paola Mascaro ha una laurea in Storia contemporanea e un Master in Programmazione neuro-linguistica.

Fonte: La Carriera Rosa
Il futuro incomincia oggi. Le donne che in questi mesi si sono spontaneamente e capillarmente organizzate per imporsi come protagoniste visibili e riconosciute nella sfera pubblica non possono esimersi dall´interloquire con l´agenda politica ed economica che si sta definendo in questi giorni.

Non è certo un momento facile. Mentre si stanno valutando i limiti e gli arretramenti di conquiste fatte in tempi più favorevoli, si devono fare i conti con una situazione difficile sotto tutti i punti di vista.
Non si tratta solo di fare i conti con il peso delle conquiste mancate, dell´arretramento della cultura politica, dell´esasperante immobilismo di quella imprenditoriale, del permanere di un monopolio maschile quasi intoccato in tutte le sfere decisionali. Occorre anche definire una agenda economica e politica che sia equa (anche) dal punto di vista delle chance e dei costi specifici per le donne, in un contesto caratterizzato da risorse finanziarie ridotte, dove la discussione sembra riguardare esclusivamente quali diritti acquisiti colpire e quali difendere: con poco spazio per una ridefinizione dei diritti stessi e dei loro soggetti.

Gianfranco SimonciniL’assessore al lavoro della Regione Toscana Gianfranco Simoncini ha precisato che la Regione punterà lo sviluppo del mercato del lavoro sull’inserimento di giovani e donne: “lo sviluppo della Toscana passa per un nuovo incremento del lavoro delle donne. Senza di esso non c’è una prospettiva stabile, giusta e duratura per l’economia Toscana.”

Per l’assessore anche in Toscana sono state le donne a pagare più degli altri la crisi, dopo un decennio in ripresa. La nuova tendenza è dovuta alla diffusione di contratti di precariato. La Regione ha varato una serie di interventi mirati riferiti alle donne, volte a rimettere in moto il mercato del lavoro attraverso una riqualificazione delle donne nel lavoro. In particolare molte iniziative saranno dedicate a coloro che vorranno intraprendere un’attività autonoma e alle imprese femminili.

 In Norvegia, cinque anni fa è entrata in vigore una legge che richiedeva che nelle società quotate il 40% dei consiglieri dovesse essere di sesso femminile. A cinque anni dall’entrata in vigore le società quotate norvegesi hanno nei loro CdA almeno il 40% di donne. Una scelta che ha avuto grande risonanza a livello internazionale, tanto che molti paesi europei stanno considerando misure simili.
Gli studi a supporto di tale “esperimento” sono numerosi. Di recente pubblicazione, ad esempio, sono due articoli pubblicati su riviste internazionali in cui si supporta empiricamente la necessità di avere una massa critica di donne nei CdA delle imprese.