Notiziario tematico

Il tema del work – life balance sta acquisendo un’importanza sempre maggiore all’interno del nostro contesto lavorativo, a causa del frequente intreccio tra vita lavorativa ed extra lavorativa. Oggi, ad esempio, vi è una maggiore partecipazione lavorativa delle donne rispetto al passato e, di conseguenza, un aumento delle coppie e delle famiglie in cui entrambi i partner lavorano. Lo sviluppo della tecnologia, inoltre, ha favorito l’intrusione del lavoro nella vita privata facilitando cosi l’avvicinamento dei due contesti.

Questa crescente necessità di trovare un equilibrio trova ampio spazio nelle politiche di gestione delle risorse umane sempre più attente al benessere dei lavoratori anche in ambiti che escono dal contesto organizzativo.Sono infatti numerose le aziende, soprattutto di medie e grandi dimensioni, che promuovono programmi family – friendlyvolti a favorire l’integrazione tra la famiglia e il lavoro. Possibili livelli di intervento riguardano le forme contrattuali, ad esempio la flessibilità oraria in entrata o uscita, azioni di sostegno e sviluppo a carattere formativo / consulenziale, agevolazioni economiche e servizi offerti all’interno dell’azienda.

Il sindaco di Milano interviene sull'Expo. «A fronte di 1,3 miliardi di investimenti pubblici sono già arrivati oltre un miliardo dai Paesi partecipanti e 400 milioni da privati. E quindi siamo già in attivo»: così ha spiegato Giuliano Pisapia, parlando di Expo durante una seduta di commissione al Consiglio comunale.

«Su sicurezza, mobilità, decoro della città durante il semestre Expo dovremo fare un grande sforzo: sono spese straordinarie, e il governo deve intervenire». Alle osservazioni in particolare di Giulio Gallera di Forza Italia, che ha posto il problema della preparazione della città all'Expo e ai ritorni attesi «il mese scorso è stato un grande successo per gli eventi di Expo in città, a maggio abbiamo avuto una presenza enorme e siamo a un anno da Expo. 

In Italia 6.300 pale eoliche per una potenza installata che si aggira intorno agli 8.600 Megawatt (MW). L’energia prodotta nel 2013 e’ pari a circa 15 Terawattora (TWh), che corrisponde al fabbisogno di circa 15 milioni di persone. La mappa dell’eolico nel nostro Paese – in base ai dati dell’Associazione nazionale energia del vento (Anev) forniti in occasione della Giornata mondiale del vento, che si celebra il 15 giugno – vede in testa la Puglia per potenza installata con 2.263 MW; seguono Sicilia (1.754 MW), Campania (1.223 MW), Sardegna (1.014 MW), Calabria (991 MW), Basilicata (426 MW), Molise (372 MW), Abruzzo (235 MW), Toscana (118 MW), Liguria (58 MW), Lazio (51 MW), Piemonte (19 MW), Emilia Romagna (16 MW). La crescita del settore rispetto all’anno precedente e’ del 5,1%. Il potenziale dell’Italia al 2020 e’ di 16.200 MW e di oltre 67.000 occupati. In testa sempre la Puglia che potrebbe raggiungere 2.500 MW installati e sfiorare i 12.000 addetti. 

Nuovi dettagli nelle bozze in vista del Cdm di domani: Forestale e Penitenziaria assorbiti negli altri corpi di Polizia. I sindacati hanno incontrato il ministro Madia, che tranquillizza sulla mobilità: "Mai preso in considerazione un raggio di 100 chilometri". Confermato il taglio dei distacchi sindacali, verso una riduzione delle spese di almeno l'1% per 5 anni.

I sindacati degli statali hanno incontrato il ministro Marianna Madia e dal tavolo emergono alcuni dettagli della riforma che domani approda al Consiglio dei Ministri, mentre novità ulteriori si evincono dalle bozze che escono dai palazzi di governo.

"Non ci saranno prepensionamenti" e "non ci saranno esuberi", esordiscono sul punto Michele Gentile e Rossana Dettori della Cgil, dopo l'incontro con il ministro Madia. Lo stesso ministro ha provato a tranquillizzare sulla questione della mobilità obbligatoria, per la quale era emersa l'indicazione di un centinaio di chilometri come raggio massimo. "Non abbiamo mai immaginato una mobilità nei 100 chilometri, non l'abbiamo mai presa in considerazione, non immaginiamo di stravolgere la vita delle famiglie", avrebbe invece detto Madia all'incontro con i rappresentanti degli statali. "Vogliamo una mobilità che funzioni per evitare esuberi e rispettare i lavoratori", ha aggiunto.