Fare impresa

Quanti italiani hanno già sperimentato i colloquio di selezione  online e quante aziende lo utilizzano? Una rilevazione di Hivejobs, società di recruiting, che svolge le sue ricerche di personale interfacciandosi coi candidati solo mediante video, mostra i propri risultati sulla base di 727 persone che sono passate da questa esperienza almeno una volta.
Per la maggioranza maschi (75%) e non milennials (il 66%  ha tra i 31 e i 55 anni), i candidati interrogati via Web alla fine di gennaio erano in larga parte (87%) alla loro "prima volta" online o tutto sommato nuovi all'esperienza. Tra gli altri, appena il 7,93% aveva già fatto da 5 a 10 videocolloqui nel corso della carriera.

Le Associazioni Territoriali della Brianza e la Scuola Superiore CTSP promuovono il ciclo di corsi di formazione "Il commercio di Monza e Brianza tra vendita tradizionale e mondo digitale alla sfida dell'Expo 2015".

Possono partecipare:
- Imprenditori
- Dipendenti
- Professionisti
- Collaboratori

Iscritti alla CCIAA.

Gli appuntamenti previsti sono:

Donne senza guscio, espressione mutuata dal linguaggio metaforico degli Yamana, indios della Terra del Fuoco, è l’associazione creata da Luisa Pogliana, una vita passata in Mondadori come direttrice delle ricerche di mercato, insieme ad altre 4 manager.
«Entriamo in azienda senza la protezione di un’appartenenza consolidata ma accettiamo il rischio di esporci per cercare un nuovo guscio adatto al nostro corpo, abbandonando quello di prima che ci soffocava. Noi manager siamo “Donne senza guscio”, come il granchio nello stato vulnerabile in cui, persa la vecchia corazza, non dispone ancora della nuova».

“Donne senza guscio. Percorsi femminili in azienda” (Guerini e Associati) è anche il titolo del libro scritto da Luisa per «raccontare che cosa vuol dire essere donna e manager, tra soddisfazioni e rabbia, ostacoli e traguardi da affrontare giorno per giorno».

«Quando a 60 anni sono uscita dall’azienda – spiega Luisa Pogliana, che oggi è consulente per lo sviluppo di progetti internazionali – ho deciso che era il momento giusto per scrivere. Questo libro ha coinvolto nelle discussioni molte altre donne, portando alla luce barriere visibili e invisibili, una cultura diffusa che penalizza, ma anche la creatività, il coraggio e l’ironia con cui si superano le difficoltà. Soprattutto è emerso un nodo irrisolto per molte: il rapporto con il potere aziendale». 

Tra le nuove imprese nate in Italia nel corso del 2013 a trainare sono le imprese femminili: rispetto al 2012, le iscritte “rosa” sono il 4% in più, contro una variazione media che si attesta a +0,2%. Diminuiscono invece i giovani che si mettono in proprio: le imprese “under 35” iscritte nel 2013 sono lo 0,7% in meno rispetto a quelle nate nel 2012. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese.