Innovazione

Cresce l’Ict mondiale, cala quella italiana. Nel 2013 l’hitech del Belpaese ha chiuso con una perdita secca del 4,4% rispetto al 2012. Scendendo a quota 65,2 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal Rapporto Assinform 2014, illustrato oggi a Milano dal presidente Elio Catania, con Giancarlo Capitani presidente NetConsulting. Dunque si accentua la tendenza negativa che il settore Ict registra da quattro anni a questa parte. Infatti tra il 2009/2012 il calo medio annuo risultava dell’1,8%, a dispetto dei trend internazionali. Nello stesso periodo, infatti, l’Ict mondiale è cresciuta alla media annua del 3,8%, con punte del 6,6% nell’area asiatica. 

Il mercato digitale italiano risulta in affanno anche rispetto all’europeo. Ma il dato più significativo arriva dalla scarsità di investimenti Ict rispetto al Pil. Nel nostro Paese si attesta al 4,8% a fronte di una media Ue28 già al 6,5%. Con Germania in salita del 6,8% e Regno Unito capofila con il 9,6%. In termini economici parliamo per l’Italia di una differenza sostanziosa di 25 miliardi di euro annui rispetto alla media europea.

Una nuova ricerca di Experian Marketing Services, azienda di analisi e di ricerca sul web e social media, ha confermato che i Social Media sono una continua fonte di traffico per i siti web, anche per il settore retail. Pinterest si conferma il canale principe da questo punto di vista per i retailers, mentre Amazon.com è il sito retail più visitato dai Social Media.

Nuova ricerca da Experian Marketing Services rilasciata in questi giorni dal titolo ”2014 Digital Marketer: Benchmark and Trend Report“, una ricerca corposa di 138 pagine ma che chiunque lavori sul web deve assolutamente conoscere per restare sempre aggiornato sui vari trends. E anche se fa riferimento al mercato Usa, come vedremo più avanti con i dati, questa non sminuisce il valore delle indicazioni importanti che la ricerca ci offre. Da questo corposo rapporto, quello di cui vi parliamo oggi è un aspetto che a molti sembrerà scontato, ma di fatto non lo è. I Social Media, per ritornare ancora una volta su questo aspetto, sono una voce di traffico importante per un sito web e questa interessante ricerca ce lo conferma. E sono importanti anche per i siti di vendita al dettaglio e anche per altri social network. La ricerca evidenzia che a Marzo 2014 il traffico verso i siti di retail è rappresentato dal 7,72% in rialzo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando il traffico era quantifica del 6,6%.

Il coordinatore degli osservatori Andrea Rangone: "Mercato da 25,4 miliardi grazie al circolo virtuoso generato da smartphone e tablet". A fine 2014 le nuove reti Lte copriranno il 60% della popolazione. Gli investimenti delle imprese in mobile marketing crescono del 73%.

Smartphone, Tablet, reti mobili broadband, Applicazioni hanno creato un vero e proprio circolo virtuoso che sta modificando profondamente i consumi digitali degli italiani e gli investimenti delle aziende. Entro la fine di quest’anno, gli italiani che navigano mensilmente via Smartphone e Tablet saranno più di 30 milioni. In Italia il mercato vale quasi 26 miliardi di euro e arriverà presto a rappresentare il 2% del Pil.

Sono i dati che emergono dall’Osservatorio Mobile & App Economy del Politecnico di Milano. "Si sta sviluppando una nuova porzione di economia che chiamiamo 'Mobile and App Economy' – afferma Andrea Rangone, coordinatore degli osservatori del PoliMi - E il mercato è destinato a crescere”.

Advertiser, e-reputation manager, e-commerce specialist: ecco le occasioni per trovare lavoro in Rete.

All-line advertiser, e-reputation manager e e-commerce specialist. Sono solo alcune delle professioni che diventeranno, nel giro di qualche anno, tra le più ricercate dalle aziende italiane. Parola di Hays Response, la divisione del gruppo Hays dedicata alla selezioni di profili più junior. “La rete rappresenta oggi – afferma Fabio Scarcella, responsabile Hays Response - una fonte primaria di opportunità di impiego. Viviamo in un’era in cui tutto tende ad essere digitalizzato: anche il lavoro si sta adeguando, trasformandosi di pari passo. Le aziende, per esempio, stanno incrementando la ricerca di nuovi professionisti con skill tecnologiche sempre più mirate”.Per i professionisti più giovani, il web 2.0 è una vera e propria miniera di occasioni, che offre loro la possibilità di intraprendere un percorso di crescita altamente qualificante e con ottime prospettive di carriera. “La continua evoluzione della rete – continua Scarcella – crea opportunità di impiego sempre nuove e, di conseguenza, le specializzazioni richieste cambiano con grande rapidità”.