Politiche di genere

Con soli 24 voti contrari e 359 a favore, l’Assemblea nazionale francese ha approvato il progetto di legge sulla parità uomo-donna. «Vogliamo mettere il nostro Paese su un cammino senza ritorno, quello dell’uguaglianza tra uomini e donne, senza la quale non è possibile una vera libertà», ha detto la ministra dei Diritti delle donne Najat Vallaud-Belkacem, che ha presentato e sostenuto il testo.

Lo scorso 16 gennaio ha aperto lo Sportello Donna del Comune di Arese, un servizio di ascolto e di orientamento gratuito, che fornirà accoglienza, informazioni e accompagnamento alle donne.
Sono offerti:
- Colloqui di prima accoglienza su tematiche connesse all’universo donna
- Orientamento sui diversi servizi territoriali
- Presentazione ed eventuale invio presso i servizi esistenti sul territorio
- Colloqui di counseling

Lo sportello è aperto tutti i giovedì, dalle 14 alle 17, previo appuntamento, presso il Comune di Arese (via Roma 2, Arese – MI)

Il Women’s Forum di Bruxelles si è concluso con la richiesta di integrare pienamente le donne nelle istituzioni governative e di attuare delle politiche proattive al fine di restituire la giusta competitività all’Unione Europea.

Il Rapporto Consob On Corporate Governance of Italian listed Companies uscito nel mese di Novembre mostra che oggi il 17% dei posti di consigliere risulta ricoperto da donne (a fine 2011 erano il 7,4 per cento) e in 198 imprese (135 a fine 2011) almeno una donna siede in un consigli di amministrazione. Come si sottolinea nel rapporto, la diversità di genere è diventata una realtà diffusa: quattro consigli su cinque hanno entrambi i generi rappresentati. Questi numeri sono il risultato della legge 120/2011 (cosiddetta Golfo-Mosca) che ha introdotto in Italia l’obbligo temporaneo di rispettare un’equa rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società quotate e partecipate pubbliche. La quota di rappresentanza di genere è fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due.