Notiziario tematico

Il vicepresidente e assessore all'Industra, artigianato, edilizia e cooperazione, Andrea Gibelli : "Regione Lombardia per uscire dalla crisi mette in campo due importanti strategie: il rafforzamento delle reti di impresa e strumenti in materia di attrattività, come i Patti territoriali di sviluppo". Lo ha  detto il vicepresidente di Regione Lombardia e Assessore all'Industria e Artigianato Andrea Gibelli alla conferenza della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola media impresa in corso a Milano. "Questi provvedimenti - ha continuato Gibelli - sono stai studiati perché la mia sensazione è che la sfida della competitività non si vince solo attraverso l'innovazione tecnologica e gli aspetti di natura finanziaria".
"E' sempre più evidente infatti - ha concluso Gibelli - che quello che definisco il 'made in Italy by Lombardia' è un elemento che, se riconosciuto come brand territoriale, ha un vantaggio innegabile in termini di competitività".

Fonte: Lombardia Notizie
La società verbanese Emisfera é stata premiata a Milano dall'Airces (Associazione italiana revisori contabili dell'economia) per il suo bilancio sociale nell’ambito del Geco 2011 “Giornate dell’Economia Cooperativa”.  Sono già 18 le imprese del Vco che hanno realizzato il bilancio sociale grazie al supporto della Camera di Commercio. Emisfera è la prima ad ottenere il primato qualitativo nazionale.
Emisfera è una società cooperativa formata da un gruppo di professionisti IT (Information Technology) che si è costituita nel 1996 al Tecnoparco di Verbania, ora ha sede presso il Centro direzionale del Gruppo CO-VER, il quale, nel 2005, ha acquisito una partecipazione societaria. L’azienda è supportata dal lavoro di 65 persone con una età media inferiore ai 30 anni. Con il bilancio sociale l’impresa sceglie di misurare gli effetti della propria attività sul piano economico, ambientale e sociale, e di comunicarli a tutti i portatori d’interesse, collaboratori, partner, clienti, fornitori e società civile.

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Cresce l'occupazione femminile in Italia soprattutto in Emilia Romagna, fiore all'occhiello del Bel Paese: la regione ha raggiunto con due anni di anticipo il traguardo fissato da Lisbona del 60% di donne al lavoro. Queste le buone notizie, la parte meno positiva riguarda le retribuzioni rosa, che continuano a rimanere inferiori a quelle dei colleghi uomini: -30% per le dipendenti, -38% per le autonome. Ancora troppo bassa inoltre la percentuale di dirigenti ed imprenditrici, nonostante si rilevi proprio tra le donne un tasso di scolarizzazione universitaria superiore di 14 punti, rispetto a quello maschile. Lo rivelano gli ultimi dati presentati dalla Cisl emiliano-romagnola durante l'assemblea delle donne iscritte al sindacato. Il crescente impiego delle donne nel mondo del lavoro pone l'attenzione su temi di grande attualità quali la necessità di politiche aziendali che semplifichino la conciliazione fra vita privata e lavoro, il ricorso al lavoro flessibile, il part-time, la disponibilità di servizi di assistenza all'infanzia e così via.

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Internazionalizzazione: bisogna inseguire i mercati emergenti, Asia, Stati Uniti, e paesi come Cina, India e Brasile. È tra i principali elementi emersi dall'indagine dell'ufficio studi di Assolombarda sulle aziende del milanese. Di piccole o medie dimensioni, l'azienda-tipo milanese esporta, soprattutto. Altre volte si mette in gioco direttamente, attraverso uffici commerciali, più di rado con uffici di rappresentanza o filiali commerciali, unità produttive, quasi mai con centri di ricerca.
Le attività estere producono una buona fetta del fatturato, mediamente più di un terzo, e non è raro il caso che i mercati internazionali siano più importanti di quello italiano. Tocca alla politica, però, sostenere i percorsi.

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