Notiziario tematico

Fonte: innovhub

 
Scadenza: gennaio 2015


Il Saltire Prize è tra i più grandi premi internazionali nel campo dell’innovazione. Lanciata dal governo scozzese sotto forma di competizione aperta a team di ricerca internazionali, questa iniziativa mette a bando 10 milioni di sterline (circa 13 milioni di euro) per promuovere l’implementazione di soluzioni nuove e sostenibili dal punto di vista ambientale per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento dell’energia prodotta dal moto ondoso e delle correnti marine. Per aggiudicarsi il premio è necessario dimostrare la fattibilità di un progetto per lo sviluppo su scala commerciale nelle acque scozzesi di una tecnologia per la conversione dell’energia delle onde o delle correnti in grado di produrre almeno 100 GWh di elettricità in due anni. Il cd “Challenge Period”, durante il quale i progetti in concorso avranno modo di dimostrare la loro capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, si è aperto lo scorso marzo e terminerà nel gennaio 2015. Il Governo scozzese annuncerà il vincitore del premio nel luglio 2017. Per ulteriori informazioni visita il sito.

A Milano convegno Fipe "Il futuro rosa dell’impresa in rete". Presentati i risultati del progetto "Fipe Rosa". In Italia quattro bar e 3,6 ristoranti su dieci sono gestiti da donne.

Quattro bar e tre ristoranti su dieci in Italia sono gestiti da donne. Lo rivela la Fipe Confcommercio che ha presentato i risultati del progetto “Fipe Rosa” per creare una rete di donne imprenditrici impegnate professionalmente nella ristorazione. L’iniziativa, finanziata dal Ministero del Lavoro nell’ambito della Legge 125/91, ha messo in collegamento titolari di imprese consentendo loro di ricevere formazione a distanza, assistenza alla soluzione dei problemi individuali, e di creare anche gruppi di acquisto. Le esperienze positive registrate dalle partecipanti al gruppo di lavoro sono state illustrate durante il convegno “Il futuro rosa dell’impresa in rete” organizzato dalla stessa Fipe a Milano presso il palazzo Giureconsulti. Una dopo l’altra si sono susseguite le testimonianze di chi è riuscito a selezionare meglio il personale di cui aveva bisogno con risvolti positivi anche sul piano occupazionale, chi è riuscito a migliorare l’offerta gastronomica selezionandola in maniera più adatta al tipo di clientela, chi è riuscito ad organizzare gruppi di acquisto. Ad accomunare tutte le testimonianze e' stato pero' l'aspetto più importante per un’impresa: l’aumento della redditività.

«Un campus per studenti o una strada da adottare l’ importante è partire»

Ultima chiamata per Milano. Che la città sia in cerca di uno spirito nuovo – di un genius loci finora nascosto in grado di ispirarne il rilancio – è nei fatti da tempo. Da anni le diagnosi dei sociologi si somigliano: «Il capoluogo lombardo è un arcipelago di isole che non comunicano tra loro». In questo contesto il Manifesto per Milano lanciato ieri sulle pagine del Corriere da Giangiacomo Schiavi, Fulvio Scaparro e Marco Vitale è arrivato come una sferzata all’ orgoglio della città. Non solo analisi, ma idee, sollecitazioni, proposte. A cui Milano ha già cominciato a rispondere. Un punto è chiaro a tutti: dall’ impasse non si esce da soli. Se nel secolo breve era stata la borghesia industriale a trascinare la città verso il futuro, cambiandole i connotati con le sue fabbriche e i nuovi quartieri, oggi tutte le anime di Milano devono avere l’ umiltà e la consapevolezza necessarie a capire che nulla può chi resta isolato. «La straordinaria visione sociale della borghesia industriale fin dagli inizi del ‘ 900 è un fatto. 

Il primato è ancora lontano.
Vertice La base si allarga ma è ancora troppo faticoso raggiungere posizioni dirigenziali.

Il «sorpasso» è venuto l’ anno scorso con i Giochi del Mediterraneo: 34 ori femminili contro 30 maschili. E chissà che questa prima volta assoluta dello sport italiano non sia di buon auspicio per il Paese nel suo complesso. Come tutte le indagini dimostrano, l’ Italia è ancora assai lontana dagli Stati Uniti: meno di una donna su due con un posto di lavoro, spesso lasciato dopo il primo figlio; solo il 6% di partecipazione ai consigli di amministrazione di società quotate; e se in famiglia a guadagnare di più è lei, quasi sempre si tratta di una famiglia povera. Ma, per la prima volta, è una contesa tutta femminile quella che oppone Emma Bonino a Renata Polverini per la carica di governatore del Lazio.