Notiziario tematico

Le Camere di Commercio Australiane di Sydney, Melbourne, Adelaide, Brisbane e Perth sono liete di annunciare che nel 2010 realizzeranno un progetto congiunto di promozione del made in Italy in Australia nei settori strategici dell’Agroalimentare, dell’Automotive, dell’Energia e dell’IT, che si articolerà in diverse iniziative locali a sostegno del Made in Italy nel corso dell’anno. Il progetto é denominato “Made in Italy in Australia, tra tradizione e innovazione” e punta a valorizzare il patrimonio di risorse della terra e dell’ingegno del Belpaese, e che va sempre di più affermandosi sotto il duplice e riconoscibile binario, appunto, della tradizione (Agroalimentare e Automotive) e dell’innovazione tecnologico?scientifica (IT ed Energia).

altUna guida per le donne di tutte le culture, età ed esperienza che cercano di scalare la gerarchia aziendale in un mondo sempre più globalizzato e competitivo. Tutto questo è 'CAREER GPS: Strategies for Women Navigating the New Corporate Landscape' (GPS per la carriera: strategie per aiutare le donne a navigare nel mondo aziendale), il nuovo libro di Ella Bell, docente della Tuck School of Business (Usa), esperta in questioni razziali, carriera e sociologia comportamentale. "La genesi del libro - spiega l'autrice  - è il risultato del mio lavoro come editorialista di 'Working It' per Essence Magazine, una rubrica di consigli di carriera che si indirizza in particolare a donne afro-americane, ma che è stata vista anche fra le mani di donne appartenenti ad altri gruppi razziali e etnici, di tutte le professioni".

"Le loro domande - continua - mi hanno indotta a trovare un modo migliore per offrire un mezzo più esaustivo per discutere delle questioni collegate alla carriera femminile e ai cambiamenti del mondo del lavoro. Mi sono sentita in qualche modo obbligata a condividere con un pubblico più vasto quello che sapevo sulle donne di successo nel mondo aziendale".

Il movimento femminista non ha liberato le donne, scriveva sabato sul Corriere Susanna Tamaro. Ed è vero. Per essere libere bisogna avere opportunità, e diritti. E invece: dopo le prime, vitali (per molte donne sì, vitali) conquiste, come il diritto a interrompere una gravidanza, le femministe-guida d'Italia sono andate dove le portava l'ombelico. Invece di battersi per quote sul lavoro e asili nido, hanno passato svariati anni a discutere di «pensiero della differenza». Lasciandosi indietro milioni di donne che avrebbero appoggiato (avrebbero beneficiato di) battaglie liquidate come «emancipazioniste», come se fosse una parolaccia. Rimanendo in pochissime, fino a implodere. Attorcigliandosi a discutere di corpi ed embrioni fino a raggiungere (alcune) l'opposto estremismo: prima praticavano aborti, ora vogliono impedire ai corpi delle (altre) donne di concepire con la fecondazione assistita se non maritate, o di abortire.

Il 20 e 21 maggio 2010 si terrà a Bruxelles, in Belgio, una conferenza intitolata "Innovation in healthcare: from research to market - small to medium-sized enterprises (SMEs) in focus".

L'evento si concentrerà sulle PMI che operano nel settore sanitario e sui fattori che influenzano le loro capacità innovative. Si tratterà di un forum per mettere in evidenza e discutere gli sviluppi delle politiche a livello europeo e nazionale, ampliando ed arricchendo il dibattito sulla ricerca e l'innovazione.

Il programma prevede una serie di sessioni plenarie e parallele, integrate da una piccola "fiera" per la messa in rete. Le sessioni saranno dedicate a:

- "La ricerca sanitaria finanziata dall'UE: creare innovazione e opportunità per le PMI",
- "Trasferimento tecnologico: immettere la ricerca sanitaria sul mercato",
- "Accesso ai finanziamenti per le PMI",
- "Gli ingredienti dell'innovazione: ricerca e imprenditorialità",
- "Strumenti volti a sostenere le PMI interessate all'autorizzazione commerciale",
- "Esperienza di procedura centralizzata, un caso studio del regolamento sui medicinali per le terapie avanzate (1394/2007)".

L'evento è organizzato dalla direzione generale della Ricerca e dalla direzione generale per le Imprese e l'industria della Commissione europea.

Per ulteriori informazioni: http://cordis.europa.eu/fp7/health/home_en.html.