Notiziario tematico

E' possibile candidarsi fino al 16 ottobre

Alla seconda edizione del Premio Famiglia Lavoro possono partecipare, oltre alle imprese, le amministrazioni pubbliche. Il Premio ha il fine di valorizzare le migliori esperienze e progetti in tema di conciliazione vita lavorativa e vita familiare a favore dei dipendenti delle imprese e delle pubbliche amministrazioni lombarde. Un'occasione per valorizzare sperimentazioni effettuate dai Comuni che hanno inserito misure di conciliazione per i/le dipendenti nelle loro politiche temporali.

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Lunedì 5 ottobre 2009 alle ore 17,00 si è svolta la cerimonia di assegnazione del Premio Rosa Camuna della Regione Lombardia, destinato a donne che vivono o lavorano in Lombardia e che si sono distinte nell'impegno a favore della promozione sociale delle donne, delle pari opportunità e della collettività, nei campi dell'educazione, del lavoro, della cultura, dell'impegno civile e sociale o della creatività.

Sono state premiate Giovanna Agliati Ratti, Presidente di Bennet S.p.A., azienda leader della grande distribuzione a livello nazionale, Rossana Galli, amministratore unico del Caffè Ristorante Galleria a Milano e Maria Giovanna Mazzocchi, amministratore delegato della casa editrice Domus. A ricevere il premio dal presidente Roberto Formigoni, tra le altre, anche Camilla Occhionorelli, per il suo impegno costante sul fronte della condizione femminile. È stata consigliera provinciale di Milano dal 1999 al 2004 e ha presieduto la commissione consiliare per i diritti delle donne. È tuttora componente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano.


Un articolo del 2 ottobre che rivela come "le mamme che lavorano "salvano" 24 mila famiglie milanesi dalla povertà":

Effetto crisi, le mamme lavoratrici.pdf

Emma Marcegaglia e Diana Bracco sono le uniche due italiane ad entrare nella top-50 delle donne manager più potenti e brave al mondo. Rispettivamente trentottesimo e quarantanovesimo posto della classifica del Financial Times che vede in testa l’indiana Indra Nooyi, 53 anni, numero uno della Pepsi Co. La selezione riguarda solo le chief executive da almeno 12 mesi in società capogruppo. Criteri che hanno escluso tre italiane, comunque menzionate (si tratta di Patrizia Grieco di Olivetti, controllata Telecom, Elisabetta Olivieri di Sirti e Monica Mondardini dell’Espresso), oltre alla spagnola Ana Patricia.