Ambiente, risparmio energetico

 Tra le novità dell’estate 2011, ci sarà il bikini solare. Per essere davvero al passo con i tempi, bisognerà dimenticate i pizzi romantici, le sete delicate o i lustrini colorati delle ultime passerelle e procurarsi uno di questi gioiellini tecnologici, unico in quanto a genialità e funzionalità, realizzato dal designer americano Andrew Schneider. Cosa ha di speciale questo bikini? E’ capace di produrre energia! Certo, mentre lo si indossa, sarà meglio tenersi lontani dall’acqua, ma è l’ideale per chi ama prendere il sole in compagnia della propria musica preferita.  Il costume fotovoltaico è rivestito di una particolare pellicola capace di produrre fino a 5 volt di energia, quantità sufficiente, ad esempio, per ricaricare un lettore mp3. In questo modo, quindi, restarsene comodamente sdraiati al sole a rilassarsi ascoltando musica farà bene allo spirito e all’ambiente, perché sarà un modo innovativo di ottenere energia pulita. Il bikini solare, inoltre, è dotato di una presa USB, alla quale possono essere collegati cellulari, iPod o altri dispositivi elettronici da ricaricare in maniera comoda ed originale. L’ideatore di questo speciale costume, però, ha pensato anche agli uomini, per i quali è in arrivo un boxer dalle analoghe funzioni, chiamato iDrink.

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 Studio: nel giro di sei anni capacità aumentreà 17 volte. Gli impianti eolici offshore conosceranno un autentico boom nei prossimi anni. Lo sostiene una studio realizzato da Pike Research, secondo il quale la capacità eolica offshore aumenterà di 17 volte nei prossimi 6 anni, passando dagli attuali 4.100 MW a 70.000 MW entro il 2017. L'espansione dell'offshore rappresenta per molti aspetti un'evoluzione naturale dell'industria eolica, considerando che i migliori siti terrestri in Europa sono oramai già sfruttati e che quelli rimanenti presentano con maggiori costi di sviluppo. 

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Per attingere al calore si scende a 115 metri di profondità. Riscaldamento: costi abbattuti del 79%. Normalmente si preferisce installarli in palazzi di nuova costruzione. Ma, grazie a una tecnologia all’avanguardia, ora gli impianti geotermici (che sfruttano cioè il calore della terra) possono essere realizzati anche in edifici già costruiti. Primo caso a Milano gli immobili di corso Vercelli 23-25 e di via Mauri 6. Qui, con un intervento di riqualificazione energetica che impiega questa fonte rinnovabile, si mira a passare dalla classe G attuale alla B (la A e l'A+ sono possibili solo per gli edifici di nuova costruzione).

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I nuovi incentivi al fotovoltaico, appena pubblicati in Gazzetta Ufficiale (Decreto ministero dell'Ambiente 5 maggio 2011), introducono un iter più complesso per i grandi impianti (a terra sopra i 200 kW e sui tetti sopra 1 mW) e restrizioni per il "consumo" di terra su cui creare parchi fotovoltaici. Oltre al taglio delle tariffe incentivanti, che comunque restano alte rispetto alla media europea. Nelle Istruzioni per l'uso del Sole 24 Ore, il lettore potrà trovare l'analisi costi-benefici degli investimenti necessari perché un'impresa investa ancora sul fotovoltaico e la descrizione dell'iter autorizzativo, con un focus sul discusso Registro grandi impianti, introdotto dal decreto, che sta creando allarme tra gli investitori.

Fonte: Il Sole 24 Ore