Internazionalizzazione

“Il Consiglio regionale riprende la collaborazione istituzionale ed economica con la Federazione Russa e San Pietroburgo, in particolare.
Grandi opportunità appaiono per l’imprenditoria femminile e la formazione professionale, settori che in Lombardia vantano grandi primati”. Lo ha dichiarato il 22 marzo 2011 Carlo Speafico, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, intervenuto presso la sede di Assolombarda al primo appuntamento del progetto Saint Petersburg “Before and After” (marchio registrato, ndr) - Milan meets Saint Petersburg business – art – culture, dedicato alla presentazione delle imprese russe.

Secondo un'indagine Assolombarda su duemila aziende milanesi, aumenteranno le attività internazionali delle Pmi, ma occorre maggiore sostegno istituzionale. Secondo l'indagine poco più di metà (51%) del campione delle duemila imprese, esporta i suoi prodotti. Il 58% delle aziende esportatrici ottiene almeno un quarto del fatturato complessivo dalle vendite all'estero. L'export è l'attività più diffusa tra gli imprenditori che hanno deciso di guardare oltre il mercato interno; molte ditte hanno un ufficio di rappresentanza o una filiale commerciale in altri paesi, ma è abbastanza raro che producano direttamente all'estero, o svolgano attività di ricerca e sviluppo.

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Di cosa si tratta?
Questo programma dell'Unione europea:
  • offre ai nuovi imprenditori la possibilità di imparare cose nuove da un imprenditore già affermato che gestisce una piccola e media impresa (PMI) in un altro paese dell’UE,
  • favorisce lo scambio di esperienze tra imprenditori nuovi e imprenditori affermati,
  • facilita l’accesso a nuovi mercati e la ricerca di potenziali partner commerciali,
  • rafforza i network di imprenditori e PMI,
  • permette a imprenditori affermati di sviluppare nuove relazioni commerciali e scoprire opportunità di mercato in un altro paese UE.

Le piccole e medie imprese italiane dipendono in larga parte dal volume di affari aziendale complessivo della domanda estera. A confermarlo sono i numeri. Per le imprese coinvolte in processi di investimenti diretti esteri (Ide) in entrata, per esempio, il 55,5%del fatturato trotale deriva dall'estero. Per aziende promotrici di Ide in uscita il fatturato deriva da Paesi stranieri per il 46,2 per cento.