Innovazione

7,3 miliardi di euro: sono i fondi stanziati dai primi bandi approvati per il 2014 dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 che, nel settennato 2014/2020, costituirà il quadro di riferimento per il cofinanziamento di progetti di ricerca ed innovazione
Horizon si struttura su 3 pilastri che riprendono gli obiettivi delle strategie Europa 2020 e Unione per l’innovazione: l’eccellenza scientifica, la competitività industriale e le sfide sociali.

L’indagine “Digital Collaboration, Delivering innovation, productivity and happiness”, promossa da Google e condotta da Deloitte, rivela che ci sarebbe un legame tra la possibilità di usare strumenti tecnologici e la massimizzazione delle proprie potenzialità.

Da un punto di vista geografico e urbanistico, il territorio italiano è estremamente diversificato e ciò rende difficile l’adattamento delle future smart cities a un unico standard o modello.
Il comparto che richiederà maggiori investimenti è quello della qualità della vita, che dipende strettamente dalla mobilità. Per questo le città metteranno a punto piani triennali di sostenibilità, con un investimento pari a circa il 2.5% del loro PIL. In particolare si punterà al trasporto sostenibile e alla creazione di infrastrutture che lo agevolino.

Il bilancio di InfoCamera, aggiornato al 3 dicembre 2013, parla chiaro: vi sono esattamente 1394 società iscritte al nuovo registro previsto dal decreto crescita 2.0 varato nell’ottobre 2012 dal Governo Monti. Ciò che conta è soprattutto il fatto che i dati sono riferiti a società che si sono iscritte nella sezione speciale startup del registro delle imprese e segnalano un netto aumento delle aziende che vogliono portare innovazione all’Italia.