Welfare innovativo

La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è sempre più oggetto di analisi e dibattiti e riveste attualità nelle agende delle politiche europee, nazionali e locali. La questione è, tuttavia, ancora aperta. La conciliazione coinvolge numerosi attori fra cui istituzioni pubbliche, imprese, privato sociale, parti sociali e famiglie. La strategia “Europa 2020” indica che la strada per lo sviluppo richiede crescita intelligente, sostenibile, inclusiva che vede nella partecipazione delle donne al mercato del lavoro uno degli elementi prioritari. 

Donne e lavoro

Maggiore conciliazione fra responsabilità lavorative e familiari, più condivisione fra uomini e donne nello svolgimento delle mansioni domestiche e di cura, più attenta valorizzazione dei talenti femminili a ogni livello professionale e «tassazione preferenziale» per il lavoro femminile: il discorso programmatico di Mario Monti ha richiamato i punti essenziali di quell’ «agenda-D» rimasta finora lettera (quasi) morta nell’azione di governo.

L’esordio è promettente, ma occorre far presto e bene. Non solo perché nel mercato del lavoro le riforme impiegano molto tempo a produrre gli effetti desiderati, ma anche perché quando il gioco politico si farà duro (ad esempio sulle pensioni o sul nuovo diritto del lavoro) l’agenda - D rischia di finire su un binario morto. Come fare presto e bene?

LEGGE N. 120 DEL 12 LUGLIO 2011 - PARITÀ DI ACCESSO AGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE DELLE SOCIETÀ QUOTATE IN BORSA

La scheda e il testo della legge n. 120/2011 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati".

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Fonte: Donne e Politiche Femminili - Regione Lombardia
Questo il titolo del convegno organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell'Università Bocconi lunedì 17/10/2011 presso l'aula 3 dell'ateneo, in via Sarfatti 25 a Milano, per esplorare le implicazioni e le opportunità aperte dall’entrata in vigore della legge n. 120 del 12 luglio 2011, che introduce l’equilibrio di genere negli organi d’amministrazione delle società quotate in borsa e nelle partecipate a controllo pubblico.

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Fonte: Donne e Politiche Femminili - Regione Lombardia