Welfare innovativo

Lavorare da casa o spazi pubblici, ridurre i tempi di spostamento e lo smog, avere più tempo libero. Il 6 febbraio a Milano la prima "Giornata del Lavoro Agile", promossa dall'assessorato al Tempo libero, Benessere e Qualità della Vita. Possono aderire aziende private, enti pubblici e studi professionali

Lavorare da luoghi diversi dall'ufficio (da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra o da una postazione in co-working), organizzare meglio il proprio tempo libero, conciliare la vita privata con il lavoro in forme nuove. Ridurre i tempi di spostamento, abbattere le emissioni inquinanti, sperimentare alternative possibili. È la Giornata del Lavoro Agile, la prima in Italia, che si terrà a Milano il 6 febbraio 2014

Possono aderire aziende private, enti pubblici e studi professionali.

L'iniziativa rientra negli esperimenti previsti dal Piano territoriale degli orari, istituito per legge nazionale nel 2000 e legge regionale nel 2004. 

Come sta cambiando il luogo di lavoro? La ricercatrice Adapt Francesca Sperotti individua tre elementi chiave di trasformazione che, nei termini dello Humanistic Management potremmo riassumere in Smart WorkingConvivialitàIntelligenza collaborativa.

1. Da luogo fisso a luogo mobile

L’innovazione tecnologica e la comparsa dei nuovi mezzi di comunicazione hanno gradualmente eliminato ogni tipo di barriera spazio-temporale che per decenni ha caratterizzato il mondo del lavoro. Lo conferma una recente ricerca Cisco sulla trasformazione che i luoghi di lavoro che stima in un valore aggiunto di 4, 5 miliardi di dollari l’impatto delle tecnologie nei processi non solo produttivi, ma anche negoziali, decisionali e relazionali di tipo lavorativo.

Cominciano a spuntare le città italiane in cui lo smartworking è una realtà presente e ben collaudata: al Comune di Torino 20 dipendenti lavorano da casa ogni settimana quattro giorni su cinque e i responsabili della sperimentazione, Elena Miglia e Claudio Sciaraffa, si dichiarano soddisfatti. 

Con un team prevalentemente femminile (64%) e un’età media di 33 anni, Lowendalmasaï Italia non poteva non pensare alle esigenze delle proprie dipendenti mamme e future mamme, ma anche a quelle dei dipendenti papà e al loro ruolo e impegno nella cura dei figli. L’azienda ha infatti deciso di aderire al progetto “Un Fiocco in Azienda”, un percorso ideato da Manageritalia e Gruppo Donne Manageritalia Milano. Attraverso il progetto Un Fiocco in Azienda, Lowendalmasaï Italia mette a disposizione dei propri dipendenti una serie di servizi che aiutano sia l’azienda, sia le neo-mamme, a vivere con serenità il momento della gravidanza e della maternità, agevolando inoltre il loro rientro al lavoro e la pianificazione del percorso professionale. In particolare, l’azienda si impegna a mantenere attivo un canale di comunicazione con la dipendente per tutto il periodo di assenza dal lavoro, definendo insieme le modalità per continuare a sentirsi parte attiva del team e per mantenersi aggiornata sull’andamento del business o lo sviluppo di nuovi progetti.