Notiziario tematico

Emma Marcegaglia, Lorella Zanardo, Paola Muti, Rebecca Spitzmiller e Barbara Giangravè sono le 5 donne leader italiane vincitrici del Premio Inspirational Women, l'iniziativa lanciata dalla WIN Conference (Women's International Networking*), la più conosciuta ed importante conferenza al mondo per le donne in carriera, giunta alla 14.ma edizione e che raduna oltre 950 delegate da ogni parte del mondo a Roma presso l'Ergife Hotel, dal 5 all'8 ottobre.
Per la prima volta, il Comitato WIN ha deciso di dare un riconoscimento alle donne "invisibili", alle donne coraggiose che, attraverso il duro lavoro, lo spirito forte e la leadership sono creatrici di storia (Creating History è il tema del Convegno) per l'Italia, Paese ospitante.

Maggiori investimenti in ricerca e sviluppo da parte delle imprese, ma manca il supporto pubblico.

MILANO - Ecco la sorpresa: Non va tutto così male. Qualche giorno fa i dati Assinform che testimoniavano un semestre in sofferenza per il mercato It. Ora almeno l'attenuante che nella classifica della competitività in ambito It il nostro Paese sale dalla 24esima e alla 23esima posizione a livello mondiale. Un leggero passo in avanti che comunque ci lascia ben lontani dalle performance dei Paesi pionieri in ambito tecnologico come Stati Uniti, Finlandia, Singapore, Svezia e Regno Unito. A rilevarlo è lo studio dell'Economist Intelligence Unit, uno dei maggiori player mondiali nel campo delle ricerche e delle previsioni economiche.

La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è sempre più oggetto di analisi e dibattiti e riveste attualità nelle agende delle politiche europee, nazionali e locali. La questione è, tuttavia, ancora aperta. La conciliazione coinvolge numerosi attori fra cui istituzioni pubbliche, imprese, privato sociale, parti sociali e famiglie. La strategia “Europa 2020” indica che la strada per lo sviluppo richiede crescita intelligente, sostenibile, inclusiva che vede nella partecipazione delle donne al mercato del lavoro uno degli elementi prioritari. 

In 4 anni quasi raddoppiati gli utenti over 60. Il sociologo: con Internet si invecchia meglio

MIRELLA SERRI

Nel giorno di festa ha detto basta con Massimo Giletti e con «Domenica in». Meglio coltivare gli amici e gli affetti. Magari cliccando e smanettando. Di chi stiamo parlando? Di un teenager alle prese con Twitter e Facebook? Macché, appiccicata al mouse, con il ciuffo candido che le ricade sugli occhi, c’è una matura signora: compiuti gli 80 ha voluto in regalo un pc di ultima generazione.

Già, proprio così. Oggi il web pullula di frequentatori del tutto inattesi e in incredibile aumento. Gli internauti in crescita attualmente non sono i nostri bambini ma signori e signore attempati che percepiscono la pensione, soffrono un po’ di sciatica, hanno figli e pure nipotini (che a volte risiedono lontano, per cui la telefonia via Internet è fondamentale) e si stanno inventando una nuova vita, finita quella lavorativa. In tutto il mondo, ma anche e soprattutto in Italia, sono loro i praticanti del web in maggiore espansione, come documenta l’interessante ricerca «Over 60. Le tecnologie digitali per la generazione matura», a cura di Nadio Delai (per la società Ermenia, Franco Angeli Editore).