Notiziario tematico

Emma Marcegaglia nasce a Mantova il 24 dicembre 1965. Il padre, Steno, é il fondatore della Marcegaglia spa, gruppo industriale attivo nella lavorazione dell'acciaio fondato nel 1959 dal padre Steno. Si laurea nel 1989 all'università Bocconi di Milano in Economia Aziendale, perfezionandosi con un Master in Business Administration a New York. Subito dopo inizia a lavorare nel gruppo Marcegaglia di famiglia, affiancando  il fratello Antonio nella parte amministrativa e finanziaria.

In un lungo intervento sul Sole 24 Ore (14 agosto 2008), il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli rivendicò «la responsabilità sociale che grava sull'impresa banca», di cui il banchiere deve farsi carico. Contro il modello "americano" che impone «l'imperativo categorico del continuo aumento dei profitti e del valore per gli azionisti», Bazoli proclamò il modello di una banca al servizio del Paese. Nei giorni scorsi, sul Financial Times Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, ha ugualmente richiamato la funzione della banca per il Paese, anche se in maniera più sfumata, visto che doveva far digerire alla City un aumento di capitale di 5 miliardi.

Nell'ambito dell'Atto per il mercato unico (Single Market Act) la Commissione europea ha presentato un pacchetto di due proposte legislative, nel quadro della cooperazione rafforzata, che contribuiranno a ridurre radicalmente i costi dei brevetti in Europa fin dell'80%..
Nell'ambito dell'Atto per il mercato unico (Single Market Act) (cfr. IP/11/469), la Commissione europea ha presentato un pacchetto di due proposte legislative, nel quadro della cooperazione rafforzata, che contribuiranno a ridurre radicalmente i costi dei brevetti in Europa fin dell'80%.
La nuova normativa consentirà alle società o agli individui di tutelare le proprie invenzioni mediante un brevetto europeo unico valido in 25 Stati membri.
Le proposte di regolamento stabiliscono i termini e le condizioni per ottenere la protezione unitaria del brevetto, i suoi effetti giuridici e il regime di traduzione applicabile.
Esse saranno ora sottoposte all'esame del Parlamento europeo e del Consiglio. La Commissione spera che la Spagna e l'Italia, che non sono ancora tra i partecipanti, aderiranno alla cooperazione rafforzata.

Fonte: Unione Europea
Con 800 imprese nel settore (pari al 7,8% del totale nazionale, secondo posto assoluto in Italia), Milano conferma la sua tradizione musicale, il settore legato alla musica cresce in un anno dell’1,9%, contro una media italiana del +1,8%. Dalla riproduzione di supporti registrati all’editing sonoro il capoluogo si colloca ai vertici di molte delle categorie produttive del mondo musicale italiano. Ma è in generale l’intera regione a trainare il comparto, con un peso del 17,7% sul totale italiano, meglio di Lazio (12,6%) ed Emilia-Romagna (8,4%). Le imprese lombarde legate al music business sono oltre 1.800, in prevalenza attività di registrazione sonora e di editoria musicale (21,5%), sale da ballo (20,8%) e fabbriche di strumenti musicali (17,2%). Con il 44% del totale lombardo, è la provincia di Milano a primeggiare per densità di imprese “musicali”, davanti a Cremona (10,7%) e Brescia (10%). Grazie alle 159 imprese specializzate però, proprio la patria dello Stradivari rappresenta di gran lunga il primo centro in Italia per la produzione strumentistica: la città dei violini, infatti, vale da sola il tessuto produttivo delle sue immediate inseguitrici a livello nazionale, Ancona (seconda con 90 imprese) e Milano (terza con 62).

Fonte: Camera di Commercio di Milano