Notiziario tematico

La direttiva 2002/21/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, ha istituito un quadro normativo armonizzato per la disciplina dei servizi di comunicazione elettronica, delle reti di comunicazione elettronica e delle risorse e servizi correlati al fine di promuovere lo sviluppo e la diffusione di nuove tecnologie dell'informazione e comunicazione. Tuttavia nella direttiva si afferma che resta impregiudicata per ciascuno Stato la possibilità di adottare le misure necessarie per assicurare la tutela dei suoi interessi essenziali in materia di sicurezza, per salvaguardare l'ordine pubblico e la pubblica sicurezza e consentire la ricerca, l'individuazione e il perseguimento dei reati.
La direttiva in questione è stata recepita in Italia con il D.lgs. n. 259 del 2003.
Nel 2009, alcune disposizioni della direttiva sono state modificate ed integrate dalla direttiva 2009/140/Ce. In particolare, è introdotto il nuovo paragrafo 3-bis all'articolo 1, nel quale viene precisato che i provvedimenti adottati dagli Stati membri in merito all'accesso o all'uso di servizi e applicazioni attraverso reti di comunicazione elettronica, da parte degli utenti finali, devono rispettare i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dai princìpi generali del diritto comunitario, tra i quali c'è il rispetto del principio della presunzione d'innocenza e del diritto alla privacy.
La direttiva 2009/140/Ce rientra nella Legge comunitaria del 2011 attualmente esaminata dalla 14° Commissione del Senato. Dovrebbe essere recepita nell'ordinamento degli Stati membri entro il 25 maggio
2011. Informazioni a riguardo sul sito del Senato.

Ulteriori informazioni disponibili qui.

altFonte: innovhub

Tipologia bando: europeo
Scadenza: 30 giugno 2011

La Comissione Europea ha aperto, lo scorso 31 marzo, il quarto bando relativo al programma Ambient Assisted Living (AAL).

L’obiettivo di questo programma è quello di migliorare la qualità della vita delle persone anziane attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Questa call prevede il finanziamento di progetti nell’ambito di tematiche quali l’Orientamento e il movimento e l’Assistive technology.

I progetti devono essere presentati da un consorzio che deve coinvolgere almeno: 3 partecipanti (con sede in 3 diversi Stati membri AAL), un “market oriented business partner”, uno “SME partner”, una “end user partner organization”. La scadenza è prevista per il prossimo 30 giugno e il budget complessivo è di 28 milioni di euro. Lo schema di finanziamento (percentuale di finanziamento e costi eleggibili) è regolato a livello nazionale. Per l’Italia clicca qui. Per ulteriori informazioni vai al sito del bando.
Nei suoi mille giorni di attività la rete Enterprise Europe Network ha aiutato più di 2,5 milioni di imprese a cogliere appieno i vantaggi presentati dal mercato unico. Quella che è la maggiore rete di sostegno alle imprese in Europa contribuisce alla competitività delle PMI aiutandole a internazionalizzarsi, a innovare e ad accedere ai finanziamenti UE. Circa 600 grandi attori che si occupano di sostegno alle imprese si sono uniti nella rete per offrire un servizio di "sportello unico" volto ad aiutare le imprese a realizzare appieno le
loro potenzialità. Con più di 3 000 partecipanti la rete è presente in ogni regione dell'Unione europea e sui mercati di 21 paesi terzi per rispondere ai bisogni delle PMI europee. Essa fornisce servizi integrati di sostegno volti ad aiutare le piccole imprese a fare affari all'estero e a reperire un finanziamento europeo per i loro progetti di ricerca e innovazione. In soli tre anni la rete ha fornito servizi a più di 2,5 milioni di PMI e ha organizzato eventi consacrati all'imprenditoria cui hanno partecipato più di 600 000 persone. Essa ha anche incoraggiato circa 35 000 piccole imprese a partecipare ad eventi di intermediazione internazionale e a visite di imprese. Finora la rete ha aiutato circa 4 500 PMI a reperire occasioni di cooperazione tra imprese, transfer tecnologico o partner di ricerca all'estero. Tra gli esempi vi sono:

   *    un'impresa britannica ha usato la rete per trovare un'applicazione sul mercato nel settore della sicurezza degli autoveicoli per il suo rilevatore di sostanze chimiche;

*    lo sviluppatore lettone di un software linguistico ha trovato un partner per una proposta di finanziamento alla ricerca risultata vincente nell'ambito del Settimo programma quadro di ricerca;

   *  una ditta francese a conduzione familiare specializzata nella disinfestazione è riuscita a sormontare il labirinto della legislazione fiscale per fornire servizi transfrontalieri a Lussemburgo con l'aiuto di un partner locale della rete.

La rete Enterprise Europe Network è anche un modo per le PMI di partecipare al processo decisionale europeo. La rete consulta le imprese sulla legislazione europea in via di preparazione e raccoglie i loro pareri sulla regolamentazione esistente. Facendo leva sui meccanismi della rete si sono raccolti più di 10 000 pareri di esperti che hanno contribuito al processo legislativo.
Enterprise Europe Network promuove l'imprenditorialità ed è un importante strumento per dare attuazione alla strategia Europa 2020 e allo Small Business Act. Essa è radicata nelle organizzazioni a sostegno delle imprese quali le Camere di commercio e industria, le Camere dell'artigianato, le agenzie per lo sviluppo dell'innovazione, i centri tecnologici e le istituzioni di ricerca, caratterizzate dalla vicinanza alle PMI e dall'accesso a una rete su scala UE di esperti in questioni imprenditoriali europee.
La rete è stata costituita dalla DG Imprese & industria ed è un elemento chiave del programma quadro "Competitività e innovazione" volto a incoraggiare la competitività delle imprese europee. Essa è gestita dall'Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione (EACI).

Per ulteriori informazioni.

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica sulla strategia futura dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT). I risultati della consultazione confluiranno nell'"agenda strategica per l'innovazione" per l'EIT che la Commissione proporrà entro la fine dell'anno. L'agenda definirà le priorità principali dell'Istituto fino al 2020, in modo particolare per quanto riguarda la sua missione, i suoi obiettivi, le modalità di finanziamento e i temi che l'Istituto affronterà in futuro.