Notiziario tematico

Non potevamo diventare giudici o poliziotte. Se c'era di mezzo l'onore, un femminicidio restava impunito. Non accadeva nel Medioevo, ma pochi decenni fa. Per conquistare diritti che oggi ci sembrano elementari, ci sono volute battaglie lunghe e difficili. Che non vogliamo dimenticare.

Se le nostre madri, le nostre nonne si sposavano o facevano figli, perdevano il lavoro. E se il marito le lasciava, non potevano risposarsi, ma diventavano reiette per tutta la vita. Persino ucciderle non era così grave, se c'era in ballo l'onore. Queste donne, che oggi hanno i capelli bianchi, non potevano decidere della loro maternità. Non potevano diventare giudici, poliziotte, diplomatiche: troppo labili per via del ciclo mestruale. Così era scritto nelle leggi fasciste e inciso nella mentalità dell'epoca. Oggi ci sembra incredibile, ma è questa la cultura che ci è toccato sconfìggere, con battaglie civili durate decenni. Il punto di svolta? Gli Anni 70 e le lotte del femminismo. In cinquantanni, guardandoci indietro, scopriamo quanta strada abbiamo fatto, quanti pregiudizi, quante ingiustizie ci è toccato abbattere. Il libro "Le leggi delle donne che hanno cambiato l'Italia", voluto dalla Fondazione Nilde lotti, ce lo ricorda. Marina Sereni, vicepresidente della Camera, lo ha consegnato alle giovani deputate del Parlamento come fosse il testimone da tramandare alle nuove donne della politica: «Andate avanti, adesso tocca a voi», è il messaggio della Sereni alle colleghe. «Questo volumetto raccoglie il frutto di un lungo lavoro, paziente e trasversale, delle donne italiane. Grazie a tante nostre conquiste, spesso frutto di una difficile e sofferta mediazione, si sono evoluti la società e il costume. Andando a rileggere una per una le leggi di mezzo secolo, ricostruiamo lo sviluppo del nostro Paese e la sua rivoluzione femminile». Ne abbiamo scelte dieci, pietre miliari del nostro cammino verso la parità. Le commenta per noi la sociologa Chiara Saraceno.

Come si legge nell’articolo di Zigor Aldama, pubblicato da El Pais il 18 gennaio, sono numerose le luci e le ombre che caratterizzano lo sviluppo dell’educazione scolastica in Cina

Secondo la società di ricerca di Telegeography, Skype controlla attualmente il mercato internazionale delle chiamate, pur mantenendosi viva la tradizionale linea telefonica.

Secondo eMarketer, le previsioni di uso del tablet da parte degli utenti francesi è in continua crescita: nel 2014 saranno 20 milioni i francesi che utilizzeranno regolarmente un tablet, il 27% in più rispetto all’anno scorso.