Notiziario tematico

Più che una fiera è una grande festa. Un appuntamento collettivo aperto a tutti adulti, giovani e piccini, famiglie e single, sportivi o semplici curiosi di tutto ciò che ha a che fare con il cavallo e il suo mondo. E sì, perché la festa di cui si parla si chiama Fieracavalli e ha come unico protagonista il quadrupede più amato (con il cane) dal genere umano.

Va da sé che a Veronafiere, dove l’evento è in calendario dal 7 al 10 novembre prossimi, non ci saranno solo i cavalli – sono attesi oltre 3mila esemplari di 60 razze diverse provenienti da 25 Paesi –, ma anche le carrozze di ogni tipo e foggia, le sellerie, gli strumenti da lavoro, i maniscalchi che daranno prova di un mestiere che i bimbi conoscono solo per averne letto nelle favole. E poi gli spettacoli equestri, lo sport, la corsa agonistica, gli ostacoli e persino le gare di equitazione valevoli per il Campionato mondiale della categoria, come pure il Concorso nazionale per pony.

Oltre 1.000 espositori hanno già confermato la loro presenza. Previste novità ed anteprime di tutte le maggiori Case Costruttrici mentre sono confermate le aree tematiche: all’esterna MotoLive, a “EICMA Custom” e a “The Green Planet” si un nuovo spazio dedicato alla sicurezza stradale, realizzato da Confindustria ANCMA.

La 71esima edizione di EICMA, Esposizione Internazionale del Motociclo in programmadal 5 al 10 novembre 2013 alla Fiera di Milano, conterà sulla partecipazione di 1.000 aziende provenienti da trentacinque Paesi e quattro delegazioni di Cina, Taiwan, USA e Gran Bretagna.

Trasferta romana. Al Quirinale inaugurata la mostra «Padiglione Italia. Dal Progetto a Expo Milano 2015». Plastici, rendering, filmati spiegano la «casa degli italiani» a un anno e mezzo dalla manifestazione. La prima mostra su Expo (a ingresso gratuito). Nella Sala della Guardia d’onore del Palazzo del Quirinale, aperta al pubblico da venerdì fino al 15 gennaio 2014. L’esposizione è stata presentata da Louis Godart, consigliere del Presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico, da Diana Bracco, presidente di Expo 2015 spa e commissario del Padiglione Italia, dal progettista Michele Molè.

IL PADIGLIONE - Fiore all’occhiello: ci sarà anche il plastico in scala 1:50 di Palazzo Italia. E per la prima volta si avrà un’idea della «foresta urbana» creata per il Padiglione, «in cui l’architettura assume, attraverso la propria pelle e l’articolazione volumetrica, le sembianze di una grande albero in cui il visitatore potrà immergersi e scoprire una suggestiva architettura-paesaggio». Segreto svelato. In realtà, Diana Bracco aveva anticipato la notizia della mostra al Quirinale due settimane fa a Washington, durante un incontro con la comunità italo americana che le aveva conferito un riconoscimento per il suo impegno nel sociale. In quell’occasione proprio il commissario del Padiglione Italia aveva ringraziato il presidente Giorgio Napolitano «che, concedendoci l’onore di questa mostra al Quirinale, ha ancora una volta dimostrato la sua attenzione all’Expo».

La carica rinnovatrice degli stilisti qurantenni nominati alla guida delle maison storiche della moda non si ferma: mercoledì è stata la volta di Mila Schön che, nel risiko delle poltrone in pieno corso (si veda Il Sole 24 Ore di ieri e di martedì), ha annunciato che il suo direttore creativo sarà Alessandro De Benedetti, 42 anni, genovese.

Più che un annuncio una conferma, dal momento che lo stilista aveva già presentato - ma in incognito - la sua prima collezione donna per lo storico marchio a Milano moda donna di settembre. 

«Con questa scelta prosegue la nostra strategia di rilancio e riposizionamento, iniziata un anno fa - spiega l'amministratore delegato, Domenico Ottaviani -. De Benedetti ha la formazione più adatta ai nostri obiettivi, poiché proviene da una scuola dove l'attenzione alla confezione, al prodotto, alla qualità dei capi è fondamentale». Lo stilista, infatti, vanta in curriculum una collaborazione con l'atelier haute couture di Thierry Mugler, e negli scorsi anni ha sperimentato l'alta sartorialità anche con una propria linea, la De Benedetti Bloodrouge. «Vogliamo riposizionare il marchio verso il segmento più alto - prosegue Ottaviani - rielaborando il patrimonio Mila Schön in chiave contemporanea e mantenendo salda la nostra identità e produzione made in Italy».