Notiziario tematico

Il "made in Italy" va in crocera per toccare le nuove rotte del business, quelle del petrolio da consolidare (come penisola arabica ed Emirati) e quelle emergenti sia dell'"oro nero" che del gas, che stanno iniettando improvviso benessere anche in mercati – come quelli dell'Africa subsahariana – sinora solo marginalmente esplorati dagli imprenditori italiani. Ma già presi d'assalto, da alcuni anni, dai cinesi, che sbarcano a frotte in Angola, Nigeria, Kenya, Sudafrica e Ghana offrendo prodotti e tecnologie (a basso costo) in cambio di materie prime.

Anche per rispondere alla più aggressiva strategia asiatica è nata la missione navale "Il sistema Paese in movimento" che toccherà 13 Paesi africani e 7 del golfo arabico, con l'obiettivo di mettere in vetrina il meglio della produzione nostrana, dare assistenza umanitaria e attivare progetti di cooperazione con altre nazioni, salpando il 13 novembre dal porto di Civitavecchia per concludere il giro il 7 aprile 2014 a Taranto.

Sono numerose le misure del DDL Sviluppo che coinvolgono direttamente le imprese:

-  Il credito d’imposta per la ricerca: sarà riconosciuto alle imprese, tramite piattaforma elettronica, un bonus pari al 50% delle spese incrementali rispetto all’anno precedente, con un’agevolazione massima di 2,5 milioni di euro e una soglia minima di 50mila euro. Per ciascuna annualità dal 2014 al 2016 è previsto il riconoscimento di crediti d’imposta per un ammontare massimo di 200 milioni (utilizzando risorse dei fondi UE 2014-2020).

I crediti d’imposta sono previsti anche per quelle aziende che sono coinvolte in accordi di programma per la bonifica e la riconversione industriale di siti inquinati di interesse nazionale.

Si riconferma per il 2013 il Servizio di Prima Consulenza sulla Proprietà intellettuale, dedicato alle Piccole e Medie Imprese e agli aspiranti imprenditori residenti in provincia di Milano.

Grazie a questo servizio, gli utenti riceveranno una prima valutazione gratuita sulle possibilità di protezione delle proprie idee innovative da parte degli Studi professionali.

In tempi di crisi, le donne non si fermano e, con l’arma del business, scendono da sole in campo per crearsi da sé il lavoro. Infatti delle 6.140 imprese in più che, tra settembre 2012 e settembre 2013, si sono aggiunte alla base imprenditoriale del Paese, ben 3.893 hanno a capo una o più donne. I settori in cui le imprese femminili hanno maggiore spazio sono quelli legati alla macrocategoria del turismo.