Fare impresa

Parla Christine Lagarde: «L’Italia è il Paese che ha fatto meno per incoraggiare le donne al lavoro». E su Renzi: «Ha programmi ambiziosi, ma serve concretezza»

«Quello del nuovo primo ministro Matteo Renzi è un programma molto ambizioso che, se tradotto in provvedimenti e attuato con determinazione, produrrà un significativo miglioramento delle condizioni economiche dell’Italia». In un’intervista esclusiva al «Corriere della Sera», nel suo ufficio di Washington, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, guarda con fiducia agli sforzi del nostro Paese per uscire dalla crisi, misura i grandi progressi fatti dall’Europa negli ultimi due anni — dal rischio del collasso a una modesta ripresa — ma segnala anche i pericoli di quella che chiama lowflation: una condizione di crescita zero (o quasi) dei prezzi che, pur senza sconfinare nella deflazione, può avere effetti negativi su produzione, reddito e posti di lavoro. Contro questo pericolo, parlando ieri agli studenti della scuola di studi internazionali della Johns Hopkins University, aveva sollecitato un intervento della Bce «entro i limiti del suo mandato». Ieri quelle parole hanno provocato una reazione irritata del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.

"Ben venga uno stimolo europeo e internazionale all'impegno femminile nel lavoro e nell'impresa (con riferimento alle parole di Cristine Lagarde ndr). Ma Milano in questo è avanti rispetto alla media europea. La Lombardia motore d'Europa deve molto anche alla forte partecipazione femminile nel lavoro e nelle imprese. Crediamo sia importante far conoscere questa immagine positiva di Milano, anche in vista di Expo". Ha dichiaro Federica Ortalli, presidente del Comitato  Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano. Milano fa meglio della media dei Paesi dell'area Euro per il lavoro femminile. In media il tasso di occupazione delle donne nel capoluogo lombardo nel 2012 è stato del 60,8%, in crescita rispetto al 2011 di oltre 1 punto percentuale contro una media europea che rimane ferma al 58,1% (quasi 3 punti percentuali in meno rispetto a Milano). 

Giovani, donne, stranieri. Senza di loro il numero di imprese in Italia sarebbe crollato. Insieme rappresentano il 44% dell’intero mondo dell’azienda Italia. La voglia d’impresa si sta diffondendo nel nostro paese e vede nuovi protagonisti.

Giovani, donne, stranieri. Senza di loro il numero di imprese in Italia sarebbe crollato. Insieme rappresentano il 44% dell’intero mondo dell’azienda Italia. La voglia d’impresa si sta diffondendo nel nostro paese e vede nuovi protagonisti. Segno dei tempi: delle difficoltà di far crescere l’occupazione alle dipendenze; della necessità di porre attenzione al protagonismo imprenditoriale, supportandolo con solide reti di servizi. L’exploit è quello delle imprese straniere. Napoli, Roma, Monza e Milano sono le culle della crescita in Italia. Nel 2013 sono le province con l’incremento più consistente e hanno creato un esercito giunto alle 500mila unità, l’8,20% del totale imprese registrate nel nostro paese. Un’armata pacifica e invincibile, cresciuta nel 2013 a un ritmo nettamente superiore a quello del totale imprese:

1° appuntamento 2014 - mercoledì 16 aprile

Il Distretto, in collaborazione con la Camera di Commercio di Monza e Brianza, il Comune di Biassono e il Comune di Sulbiate, organizza la seconda edizione di SPRING UP! LA PRIMAVERA DELLE IMPRESE CREATIVE IN BRIANZA.

Quest'anno il Distretto vuole presentare la sua proposta in un primo appuntamento dedicato alla linea Innovazione e Impresa e alle attività che saranno messe in campo nei prossimi mesi sul territorio MB con la collaborazione di Politecnico di Milano - Dipartimento Design e MAKE A CUBE
Infatti, in attesa del restauro di Ca' dei Bossi a Biassono e dell' ex-Filanda a Sulbiate, i partner della linea vogliono sperimentare le attività che si insedieranno all'interno dei due edifici.