Innovazione

Poche grandi, qualche media, tante, tantissime piccole e micro imprese:  è questa la struttura della nostra economia. Ma pensare "al piccolo" non significa per forza pensare "in piccolo", soprattutto nel contesto economico che stiamo vivendo, caratterizzato da una forte competitività, anche internazionale, a cui l'impresa di dimensione ridotta non è sempre in grado di far fronte.
L'inasprimento della concorrenza, la concentrazione in atto in molti settori e la stagnazione della domanda richiedono alle imprese italiane continui sforzi per migliorare la propria competitività, in tre principali direzioni: aumento dell'efficienza operativa, razionalizzando i costi e le procedure organizzative interne e nella propria supply chain; sviluppo della capacità di innovazione di prodotto, di processo e di mercato, per soddisfare l'evoluzione della domanda e differenziare la propria offerta dai concorrenti; entrata nei mercati internazionali, con particolare attenzione a quelli a maggiore crescita, spesso geograficamente e culturalmente lontani.

CNA Emilia Romagna vara il progetto "Cloud" per favorire la collaborazione fra piccole aziende su progetti innovativi e di respiro internazionale

Scarsa propensione all’innovazione e difficoltà a reggere la competizione sui mercati esteri sono due grandi problemi che affliggono le piccole e medie imprese.

Per aiutare le aziende a superare questi gap è stato varato il progetto Cloud (Clusters orientation up-to-date technologies and models for common development) che si svilupperà nel corso di due anni per concludersi nell’agosto 2014.

Si tratta di un progetto europeo che vede CNA Emilia Romagna come lead partner e comprende istituzioni locali, università e centri di ricerca di altri dieci Paesi dell’Europa sud orientale.

Per ciascun Paese verranno individuati due sistemi produttivi locali e su questi saranno sviluppate attività di ricerca. Con il progetto Cloud si attiverà una collaborazione transnazionale attraverso la quale creare progetti comuni basati sull’innovazione, con particolare attenzione all’introduzione e applicazione delle tecnologie informatiche.

5 miti da riconoscere, comprendere e sfatare con la forza delle buone pratiche e della tecnologia evoluta

Sarà vero che il 2013 vedrà sfatati i miti sul cloud indicati su Wired da Andrew Jaquithchief technical officer di Perimeter E-Security? Prima di tutto, vediamo di che cosa si tratta.

I problemi di sicurezza rimarranno il maggiore ostacolo all’adozione del cloud
Mito da sfatare, appunto. Jaquith sostiene che il vero ostacolo all’adozione del cloud è l’idea che il cloud sia meno sicuro dei sistemion-premise. D’altronde, satira politica a parte, qualcuno pensa che sia più sicuro tenere il denaro sotto il materasso invece che in banca? Riguardo ai dati si tratta semplicemente di raggiungere un livello di consapevolezza equivalente.

Il cloud è meno affidabile dei sistemi on-premise
Altro mito che non meriterebbe nemmeno lo sforzo. Basterebbe un’occhiata allo SLA (Service Level Agreement). Con qualunque fornitore di cloud si tratta al massimo di discutere su quanti decimali seguano le cifre 99. Quale sistema on-premise può vantare uptime superiore al 99 percento del tempo? Molto probabilmente la risposta è nessuno e la cifra è in certi casi scandalosamente più bassa.

Le aziende dipendono principalmente dall’IT (Information Tecnology) per favorire l’innovazione e aumentare il passo verso la concorrenza.

D’altra parte, però, l’uso del cloud computing è sempre più frequente perché permette alle aziende di ampliare e raggiungere nuovi mercati, offrire nuovi servizi, avvicinarsi ai propri clienti e aumentare la produttività dei propri collaboratori, sempre più esigenti e “mobili“. Nelle PMI la tecnologia cloud permette di implementare nuovi sistemi e processi che consentono di ottimizzare operatività e risultati aziendali.
 
I collaboratori continuano a chiedere una veloce distribuzione di servizi innovativi, in grado di rispondere alle nuove opportunità provenienti dal mercato esterno, ma il sistema IT fatica a tenere il passo.