Notiziario tematico

Nuove tecnologie e PMIL’evoluzione del mercato, l’aumento della competitività e la crisi in atto, spingono le imprese ad una continua valutazione degli strumenti tecnologici e ad un’analisi dei proprio processi al fine di migliorare il proprio business ed essere sempre competitivi e aggiornati sul mercato.

Le Piccole Medie Imprese italiane, i professionisti, gli artigiani, le imprese individuali sono maggiormente esposti ai cambiamenti economici e proprio per questo si rendono sempre più conto dell’importanza delle tecnologie  e sanno di  doversi  adeguare per non rimanere indietro. L’adozione di determinati strumenti tecnologici serve a rendere le imprese oltre che più competitive anche più efficienti sia nell’organizzazione interna che nella comunicazione, sia nei processi produttivi che nella gestione dei costi.

Spesso però non hanno il tempo e/o le conoscenze al proprio interno per capire esattamente quali siano le applicazioni e le tecnologie da usare, per questo può essere utile rivolgersi ad un’azienda di consulenza che può supportarli nelle scelte tecnologiche e suggerire le applicazioni utili a migliorare e, perchè no, anche aumentare la produttività della propria attività.

altNel mondo informatico con il termine cloud computing si intende letteralmente “nuvola informatica” o anche“elaborazione a nuvola”. Ma cosa significa veramente?

Il cloud computing è un insieme di tecnologie che permette la fornitura di risorse It (information tecnology) attraverso dei servizi accessibili tramite la rete. Gli utenti collegati al Cloud provider (ossia la società, l’ente che fornisce i servizi in cloud computing) possono elaborare, memorizzare, modificare, usare software, gestire progetti spesso utilizzando un semplice browser.

Si può definire ancora meglio come l’insieme di hardware, reti, memoria, servizi, interfacce che si uniscono e combinano per rilasciare servizi accessibili tramite internet. La modalità può essere on demand (servizi su richiesta) e pay for use (pagamento in base all’uso effettivo).

altLa nuova procedura estende la possibilità di liquidare l'imposta solo al momento dell'incasso effettivo agli operatori con meno di 2 milioni di fatturato

L'art. 32-bis del D.L. n. 83/2012 ha previsto, in esecuzione della facoltà accordata dalla direttiva 2010/45/UE, l'introduzione del cosiddetto regime IVA per cassa per contribuenti esercenti attività d'impresa ovvero arti e professioni che nell'anno solare precedente hanno realizzato un volume d'affari non superiore a 2 milioni di euro.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è stato diffuso sul sito web del Dipartimento delle Finanze (www.finanze.gov.it) il decreto attuativo, datato 11 ottobre 2012, dell'art. 32-bis del D.L. n. 83/2012, che ha esteso la possibilità di liquidazione dell'IVA secondo la contabilità di cassa (clicca qui per scaricare il decreto e la relazione illustrativa).
L'opzione, che andrà effettuata mediante le modalità che saranno successivamente definite da un provvedimento direttoriale dell'Agenzia delle Entrate, avrà valenza per le operazioni effettuate (ai sensi dell'art. 6 del DPR n. 633/1972) a decorrere dal 1 dicembre 2012.
Di fatto tale nuovo regime, con effetto dal 1° dicembre prossimo, si sostituisce integralmente all'IVA per cassa vigente fino al 31 novembre p.v. (che prevede un volume d'affari non superiore ad Euro 200.000), introdotta ad opera dell'art. 7 del DL n. 185/2008.

 

altSi è conclusa il 15 ottobre la sanatoria per regolarizzare i lavoratori extracomunitari.
C'è stato dunque un mese di tempo per mettersi in regola e adesso ricominceranno i controlli.

I numeri non sono stati quelli previsti: sono state presentate 115.969 domande per la regolarizzazione di colf e badanti e solo 18.607 per quella di lavoratori dipendenti in tutta Italia (le previsioni parlavano di almeno 300 mila).