Notiziario tematico

I costi La sola riduzione al 20% dell' aliquota più bassa costerebbe 15 miliardi
Monti: prima bisogna consolidare il risanamento
Il premier: giusto un fisco meno gravoso, ma no a promesse irrealizzabili.

ROMA - «Il carico fiscale sulle persone fisiche e sulle imprese in Italia è senz' altro eccessivo, ma in questo momento l' attenzione per il riequilibrio della finanza pubblica non può essere allentata». Il presidente del Consiglio Mario Monti, dalle vacanze svizzere in Engadina, fa sapere con una nota che il governo non ha allo studio, almeno per ora, una riduzione dell' Irpef. Intervento che segue a un articolo del quotidiano Repubblica, che annunciava in prima pagina: «Monti studia il taglio dell' Irpef». «Non ho voluto smentire il giorno stesso - spiega il premier in una nota diffusa da Palazzo Chigi- per non amareggiare il Ferragosto degli Italiani. Per serietà, devo però precisare che il governo non ha attualmente allo studio un provvedimento di questo genere». 

(giu.fer.) La frenesia intorno ai social media continua. Dopo le recenti voci di un interesse di Apple per una partecipazione in Twitter, a muovere, questa volta, è Google. Il motore di ricerca ha appena comprato Wildfire, una start up che aiuta le aziende a farsi pubblicità sui siti dei social network come Facebook, Twitter e Pinterest. Wildfire, che sarebbe stata pagata 250 milioni di dollari, è nata quattro anni fa nella Silicon Valley e oggi conta circa 350 dipendenti. Tra i suoi clienti figurano giganti come Amazon, Sony e la catena della grande distribuzione Target.

Il governo prova ad accelerare per portare la diffusione di Internet veloce nella media europea. A settembre sarà presentato il decreto Digitalia.
ROMA
Il 30 settembre 2012 verrà pubblicata la Relazione Strategica che fornirà un quadro più chiaro degli obiettivi che il governo si prefigge. Secondo le richieste dell’Ue entro il 2013 tutti i cittadini dell’Ue dovranno disporre di collegamenti a Internet di almeno 2 megabit. Ed entro il 2020 la velocità deve salire ad almeno 30 megabit. Che cosa sta facendo l’Italia? Qualcosa, ma non abbastanza. Il decreto Digitalia, che doveva definire obiettivi e stanziamenti per la banda larga, da giugno è stato rimandato a settembre.

Gli investimenti programmati

Il governo italiano ha ricevuto finora fondi europei per 440 milioni di euro che arriveranno a 700, secondo il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, e dovrebbero permettere di azzerare le differenze infrastrutturali fra le varie regioni italiane. F2i Tlc-Metroweb ha annunciato un piano da 4,5 miliardi di euro nei prossimi anni per coprire le 30 città maggiori con fibra a 100 Mbps. Per gli operatori privati: 10 miliardi di euro (di cui 4 già investiti) per le reti di nuova generazione mobile e 500 milioni di Telecom per la banda larga. Il totale potrebbe coprire il costo dei 20 miliardi necessari per la copertura totale.

Nel 2011 il costo del debito è salito dal 5,6% al 6%: i tassi sui BTP decennali sono passati dal 3,4% al 4,9%

Investire in Btp ha una remunerazione maggiore rispetto ad un investimento in un'industria italiana. È quanto emerge dal rapporto redatto dall'Ufficio studi di Mediobanca, tracciato dopo aver raccolto i dati relativi all'attività in patria di 2032 società italiane. «Nel 2011 il costo del debito è salito dal 5,6% al 6% - spiega la relazione - i tassi sui BTP decennali sono passati dal 3,4% al 4,9%; il rendimento netto del capitale (roi) realizzato dalle imprese italiane (5,8%) è risultato insufficiente a remunerare il capitale proprio e di terzi (debito) impiegato nell'industria».