Notiziario tematico

Una delle maggiori sfide del 21esimo secolo e' garantire parita' di opportunita' a uomini e donne e per ottenere risultati "bisogna scommettere sull'istruzione, soprattutto per le donne". In questo senso, "c'e' molto da fare", ma "si puo' e si deve fare meglio". Lo ha detto il direttore generale del Fondo monetario internazionale durante un intervento sulle pari opportunita' al National Democratic Institute di Washington, sottolineando che "investire nell'istruzione e' cruciale soprattutto nei Paesi emergenti, dove le donne possono fare un'enorme differenza". Un altro problema e' quello della parita' di opportunita' e trattamento sul lavoro, ha detto Lagarde, sottolineando che a livello globale le donne, a parita' di curriculum e posizione, guadagnano tre quarti rispetto a quello che percepisce un uomo.

Nel settore è in corso un fortissimo turnover ai livelli apicali, come emerge dalla ricerca condotta da Beyond International. Si abbassa l’età media.

Da una parte la necessità di abbattere i costi, dall’altra la ricerca di professionisti nativi digitali. Sta di fatto che nel settore del marketing e della comunicazione è in corso un fortissimo turnover ai livelli apicali, come emerge dalla ricerca condotta da Beyond International, che Affari & Finanza pubblica in esclusiva. “Analizzando le domande pervenute dalle aziende clienti nei primi quattro mesi dell’anno riscontriamo un’accelerazione travolgente nel tasso di sostituzione”, sottolinea l’ad della società di executive search, Luisa Bagnoli. La ricerca fa emergere l’abbassamento dell’età media di ingresso nei ruoli dirigenziali dell’area marketing e comunicazione, in particolare per quanto riguarda le figure più tradizionali di direttore marketing e direttore comunicazione. Mentre cresce l’età media delle figure più giovani e innovative, come quelle legati all’implementazione del digitale: è il caso del web marketing manager, del responsabile digital e del customer relationship manager. Pur non trattandosi di esigenze recentissime, il processo di cambiamento verso il digitale in Italia si è rivelato più lento che altrove e questo ha portato all’emersione violenta di una tendenza che altrove è stata più graduale. “I profili e gli skills che andavano bene prima ora non sono più adeguati perché il mercato e la Rete hanno stravolto le regole e i rapporti tra aziende, clienti e fornitori”, sottolinea la cacciatrice di teste. 

“Donne che fanno la differenza” è il titolo dell’incontro organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Udine allo scopo di offrire alle donne dei modelli di riferimento invitando le aziende a farsi avanti per coltivare i talenti a disposizione…

Aperti dall'assessore regionale alle Finanze ed alle Politiche comunitarie, Francesco Peroni, e dal rettore dell'Ateneo friulano, Alberto Felice De Toni, i lavori sono iniziati all’insegna dell’interesse da parte del mondo politico e accademico nei confronti dei talenti femminili. “Le donne possono arrivare in alto e dare molto”: con queste parole ha esordito infatti lo stesso rettore De Toni osservando che il mondo dell’Università e della politica regionale hanno già dimostrato ampiamente questo dato di fatto. L'assessore Peroni ha anche  detto che la parità di genere “non è egualitarismo fine a se stesso ma è parte del principio di eguaglianza”, ricordando quanto abbia significato, in termini di ricaduta sociale e di avanzamento dei diritti della persona, il percorso d'integrazione avviato in ambito comunitario. In Italia – seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi – la realizzazione della parità di genere sta facendo passi avanti anche grazie a una legislazione recente che “introduce in modo imperativo questo principio nell'assetto della governance di banche e società, con riflessi che si stanno vedendo anche in Friuli Venezia Giulia specie per quanto riguarda le partecipate regionali” ha aggiunto l’assessore.

Dopo queste premesse che hanno dato una valutazione rosea dell’attuale situazione di fatto nel Friuli Venezia Giulia, Marina Brollo, in qualità di direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, ha presentato il bilancio sull'attività della "Banca dati dei Talenti femminili" dell'Università di Udine, un progetto finanziato da Regione, Fondazione Antonveneta e Confindustria Udine e “ideato per dare un'occasione di lavoro e di carriera alle donne, intrecciando le misure di diritto diseguale con la valorizzazione del merito”.

Approfondimento della Camera di Commercio di Monza e della Brianza sul tema delle donne e dell'accesso al credito.