Notiziario tematico

Un'idea per coniugare l’efficienza e razionalizzazione della PA con la promozione di innovazione e sviluppo. Ovvero, trasformare la PA in piattaforma di intermediazione e facilitazione di interazioni tra i vari attori dell’ecosistema. Un esempio: il car sharing di Milano.

Tutti riconoscono oggi l’ovvio; ovvero la necessità di puntare sulla crescita e sviluppo economico, e non solo sul rigore dei costi della pubblica amministrazione. I più discutono di tagli ai costi e inefficienze nella e della PA. Altri, di singole riforme o iniziative specifiche che possano incentivare investimenti e magari innovazione in questo o quel settore.

Nessuno ha formulato però una visione complessiva e una proposta convincente di come raggiungere questi obiettivi, e di quali leve usare. Il dibattito su questi temi per lo più ha carattere frammentato, e rischia di perdere di vista gli obiettivi generali nel focalizzarsi invece su dettagli a volte marginali. La diatriba su “province si province no” ne è un esempio. Si discute infatti dei potenziali risparmi, ma nessuno riferisce di stime in merito ai guadagni, o meglio, alle “potenziali perdite” di crescita economica che l’eliminazione potrebbe comportare per i disagi che inevitabilmente scaturirebbero dalla mancata riorganizzazione efficiente dei servizi oggi in capo alle Provincie. Non si conosce il nuovo assetto organizzativo nel quale queste funzioni dovrebbero trovare collocazione e in che modo il “nuovo” dovrebbe essere più efficiente del vecchio.  

In totale sono 200 i progetti provenienti dal Meridione che hanno conquistato le agevolazioni di Smart&Start, ma per il momento se ne conoscono solo 7. Eccole nei dettagli, dai tessuti alla vitamina C alla piattaforma web per talenti pensata da una giornalista del Corriere della Sera.

Tessuti alla vitamina C, droni, robot, smart glasses, un progetto energetico, uno biomedicale e una piattaforma Internet per premiare il talento: sono alcune business ideas tra le 200 che si sono viste assegnare i contributi pubblici a fondo perduto destinati alle startup del Sud. Gli aspiranti imprenditori, che sono riusciti a conquistare le agevolazioni di Smart & Start, programma del Ministero per lo Sviluppo Economico gestito da Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), hanno presentato ieri la propria idea imprenditoriale al convegno “Imprese e innovazione: Smart&Start e il sostegno alle start up” a Roma. Durante l’incontro è stato tracciato un bilancio dei primi mesi di Smart & Start, iniziativa che prevede agevolazioni alle imprese di piccole dimensioni impegnate su innovazione, uso di tecnologie digitali e valorizzazione della ricerca, con sede in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, regioni del cosiddetto Obiettivo Convergenza. A cinque mesi dall’avvio del programma (ma il via ufficiale alla presentazione delle candidature è stato dato il 4 settembre 2013) sono state presentate 890 domande di ammissione alle agevolazioni: oltre 200 hanno già ottenuto un esito positivo, 294 sono in fase di valutazione. In totale lo stanziamento per il progetto è 190 milioni di euro, ai quali si sono aggiunti di recente 13 milioni di euro per i Comuni del Cratere Sismico Aquilano. Finora ne sono stati assegnati 34,7 milioni. Restano quindi a tutt’oggi  oltre 168 milioni da assegnare. 

C'era anche Lorenzo, un bimbo di pochi mesi, nella sala conferenze di Ambiente Parco, mentre martedì sera era in corso «Social Media Lab - ABC dei social media», la conferenza dell'esperta in scienze della comunicazione Viviana Rossi.

La mamma di Lorenzo, infatti, ha deciso di portarlo con sé per non rinunciare al primo evento organizzato dalla neonata Woman Lab srl (e stata inaugurata meno di un mese fa), la società fondata da cinque professioniste unite dalla convinzione che - soprattutto nell'attuale periodo di crisi - sia importante attivare energie e risorse per favorire la crescita professionale e imprenditoriale femminile, seguendo un'ottica di genere.

Che la Silicon Valley guardi alle donne ormai non è un mistero. Ma colpisce positivamente che l’arte femminile e la storia delle donne trovino spazio tra server e chip. I lavori di Frida Kahlo, le tappe che hanno portato le donne al voto, i personaggi femminili che hanno contribuito di più alla pace in Africa, i volti delle donne che negli Stati Uniti hanno contribuito maggiormente alla parità, i nomi di chi guiderà il cambiamento e la violenza domestica in India. Il Cultural Institute di Google grazie alla collaborazione con musei e fondazioni ha creato una mostra virtuale dal titolo Women in Culture