Notiziario tematico

"Errori, refusi e frasi con sintassi sbagliata". Per non parlare di quel "mais" che dall'italiano all'inglese resta uguale invece di diventare "corn".

Il sito ufficiale di Expo 2015 finisce nel mirino per le sue pagine tradotte male, secondo alcuni, e corrette soltanto negli ultimi giorni. Dal blog "No peanuts", curato da traduttori professionisti, ai profili social è un proliferare di critiche sulle schede delle mascotte dell'evento.

Dal 25 marzo al 9 maggio parte il bando, indetto da Unioncamere e Regione Lombardia, che permetterà a 100 aziende lombarde di partecipare gratuitamente a un percorso di internazionalizzazione che comprende, tra l'altro, la partecipazione alla prossima edizione di Homi, il nuove grande Macef, salone degli stili di vita organizzato da Fiera Milano, in programma dal 13 al 16 settembre prossimo.

L'iniziativa è diretta alle imprese manifatturiere, industriali o artigianali con sede legale o operativa in Lombardia e che rientrino nella classe delle piccole media imprese; in particolare dovranno avere tra i 4 e i 249 dipendenti e un fatturato tra i 500mila e i 20milioni di euro.

Nonostante il protrarsi della crisi spunta una luce in fondo al tunnel: anche quando le condizioni del mercato non sono vantaggiose la voglia di fare impresa e il fermento di chi ha buone idee sembrano reggere l’urto della congiuntura. È quanto emerge da un’analisi di InfoCamere dei dati della sezione speciale del Registro delle imprese gestito dalle Camere di commercio, dedicata alle start-up innovative ad un anno dalla sua creazione. 

Al 17 marzo scorso hanno toccato quota 1.792 le società che hanno come obiettivo sociale «lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico». Nell’ultimo anno sono insomma spuntate cinque startup al giorno. 

A trainare la dinamica è la Lombardia con 355 unità. Seguono con valori elevati l’Emilia-Romagna (202) e il Lazio (187). Sul fronte opposto si incontrano invece Valle d’Aosta, Basilicata e Molise rispettivamente con 6, 9 e 10 soggetti accreditati. Tra le regioni meridionali è la Campania, con le sue 83 unità registrate, quella con l’insieme più numeroso, seguita da Puglia (76) e Sicilia (63). 

Diego Mulfari ha spinto l'impresa di famiglia ad approdare sul web. Con Mulfariimbianchino.com racconta ai potenziali nuovi clienti i lavori eseguiti attraverso post corredati e fotografie

"Abbiamo capito che in rete ogni giorno qualcuno cerca un imbianchino attraverso i motori di ricerca. Il nostro obiettivo ora è quello di farci trovare". Diego Mulfari ha spinto l'impresa di famiglia, che era in crisi, ad approdare in rete. E insieme al papà è diventato imbianchino digitale. "Abbiamo un blog aziendale molto seguito e un canale su YouTube". Sul blog Mulfarimbianchino.com Diego racconta ai potenziali nuovi clienti brianzoli i lavori eseguiti, attraverso post corredati da fotografie. "Abbiamo sviluppato anche un'applicazione scaricabile sui cellulari che abbiamo chiamato ironicamente I-Imbianchino, con prezzi a mq dei nostri lavori e idee per decorare la casa".

Diego, cosa significa fare l'imbianchino digitale?
"Significa lavorare sia offline che online: oltre ad essere professionisti della tinteggiatura, bisogna essere abili e tempestivi ad utilizzare la rete per rispondere alle richieste di preventivo che giungono via mail (oltre che telefono), aggiornare il proprio sito web e le pagine aziendali sui social".