Notiziario tematico

Punta al lancio il prossimo giugno.

Hewlett-Packard si prepara ad espugnare il mercato della stampa 3D. Big fra i maggiori produttori di stampanti, da Canon a Xerox, HP lancerà a giugno la sua prima stampante 3D per il mercato «consumer», affermando di aver risolto una serie di problemi tecnici che finora ne hanno impedito un’adozione di massa. Secondo stime HP le vendite globali relative al mercato della stampa 3D (compresi software e servizi) dai 2,2 miliardi di dollari del 2012 sfonderà quota 11 miliardi nel 2021.

Meg Whitman, ad di HP, secondo quanto riportato da media stranieri, ha comunicato agli azionisti che la compagnia farà un grande annuncio tecnologico in questo ambito nel mese di giugno. Fra i problemi risolti quello relativo alla velocità del processo di stampa e alla qualità degli oggetti ottenuti. «Il mercato maggiore - ha affermato Whitman - sarà quello delle imprese» che grazie alla stampa 3D potranno realizzare componenti e prototipi in modi che prima non erano possibili.

La rete ha preso il posto della radio per organizzare i soccorsi e gestire le conseguenze di un disastro. Ne parla il recente libro Netquake. Dai social network a mappe 3D fino al networking opportunistico, ecco lo stato dell'arte dei servizi per le emergenze.

Internet diventa sempre più importante anche per gestire emergenze e disastri. Così ogni utente con il suo dispositivo può diventare produttore e nodo per la diffusione di informazioni vitali.

Nel terremoto in Friuli del 1976, come quello in Turchia del 1999, un ruolo importante nella comunicazione è stato giocato dalla radio. Nel primo caso ovviamente non erano a disposizione storicamente altri mezzi e i radioamatori hanno diffuso informazioni cruciali. Nel secondo la particolarità delle aree colpite non ha permesso una copertura basata sulle ICT.

È con l’11 settembre 2001 che Internet ha iniziato a svolgere un ruolo determinante anche nei disastri: è aumentata la fruizione dei siti di notizie, molti dei quali sovraffollati, per integrare le informazioni fornite dalla televisione (che fino ad allora era sta invece la fonte prima per le news); le chat e le mail (seppur in calo numerico) hanno sostituito la linea telefonica intasata. La rete ha retto perché nel frattempo era diminuito drasticamente anche l’e-commerce, benché sovraccaricata dalla ricerca di informazioni, dalla messaggistica sostitutiva della linea telefonica e di quella cellulare, che ha lasciato scoperta per una settimana parte della città di NY.

L’Agenda Digitale? Ora più che mai è un’opportunità da non lasciarsi scappare: una nuova sfida per le start up innovative è infatti quella lanciata dal decreto “Semplifica Italia”, che l’ha introdotta tra le misure volte alla promozione della crescita, nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Non si tratta solo di uno scopo ideale, bensì di una reale semplificazione amministrativa, per un nuovo modo di fare impresa, che avrà un influsso positivo sull’apparato burocratico delle Pmi e delle start up innovative.

Nel 2013 sono raddoppiati i punti per ricaricare le auto elettriche a Milano: ai 60 già disponibili sulle colonnine E-moving di A2A infatti si sono aggiunti a ottobre i circa 50 spazi “liberi” nelle 15 Isole digitali. È questo uno dei dati portati oggi all’incontro “Mobilità elettrica, scenari e impatti sul sistema metropolitano”, durante il quale sono stati illustrati i risultati delle ricerche svolte da RSE - Ricerca sul Sistema Energetico - nella monografia della collana RSEView “E… muoviti! Mobilità elettrica a sistema”.

Secondo le ricerche svolte da RSE nel 2030 in Italia saranno 10 milioni i veicoli elettrici in circolazione, concentrati per il 50% nelle grandi città, con consumi di energia elettrica dovuti alla mobilità inferiori al 5% e una riduzione delle importazioni di energia primaria per circa 1,8 miliardi di euro. Le previsioni indicano inoltre una tendenza di miglioramento delle prestazioni dei veicoli, che porteranno entro il 2020 il prezzo di una piccola utilitaria elettrica, con batteria di circa 20 kWh e autonomia reale di circa 150 km, ad eguagliare quello di un modello simile con motore a combustione interna.