Notiziario tematico

Il cantiere di Expo brulica finalmente di attività per arrivare puntuale all’appuntamento: entro febbraio 2015 gli spazi espositivi, i padiglioni, le aree attrezzate dovranno essere pronti.
I 42 paesi partecipanti e le aziende privata avranno ancora tre mesi per gli ultimi allestimenti.
La grande Esposizione Universale si terrà dal Primo maggio al 31 ottobre in un’area di 110 ettari, vicino alla nuova Rho-Pero, a nord-ovest di Milano.
Sono venti i milioni di visitatori attesi all’evento che avrà per tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”; 2.65 i miliardi di investimento previsti, una trentina i progetti già presentati per i padiglioni, una novantina gli appalti conclusi.

Mostre multimediali al Te o alla Ragione sui prodotti tipici. Benedini: «Sarà fondamentale la giusta comunicazione».

Work in progress. Lavori in corso, insomma. Le iniziative mantovane legate all’Expo 2015 costituiscono al momento attuale un enorme cantiere fatto di molti addetti ai lavori, tantissime idee e la speranza di concretizzarne il maggior numero possibile. Con un vincolo importante: la scarsità di fondi a disposizione. «Ma alcuni progetti saranno a costo zero» assicura Gian Paolo Benedini, il coordinatore della programmazione per conto del Comune di Mantova e della Camera di commercio, che ha pronto un opuscolo, chiamato appunto Work in progress che elenca 22 possibili realizzazioni in vista dell’appuntamento che dal 1° maggio del prossimo anno, per sei mesi, porterà a Milano l’esposizione universale, focalizzata sui temi “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Diciassette di questi progetti hanno base nel Mantovano, altri due direttamente nella sede dell’Expo, a Rho/Pero, i restanti tre a Milano. La programmazione nasce da due tavoli di lavoro con base in via Calvi, alle quali ha partecipato anche la Provincia: quello agroalimentare con la partecipazione delle associazioni agricole, quello del turismo col mondo di industria, commercio e artigianato.

Da aprile il decollo ufficiale di Accredia, ente autorizzato dal governo con il compito di certificare che un grande concerto, o una fiera, rispetta tutti i paramenti ambientali.

C’è un business che ruota attorno alla certificazione di sostenibilità rilasciata alle diverse kermesse che ogni anno si svolgono qui e là nel nostro paese. Ma chi controlla che i certificatori seguano le regole e promuovano solo i meritevoli? Fino a oggi nessuno. Le cose stanno però per cambiare. In Italia sta per partire l’accreditamento volontario dei certificatori di eventi sostenibili. Sarà Accredia, ente autorizzato dal governo, a fare questo tipo di lavoro. Il lancio ufficiale del nuovo sistema è previsto per il 31 marzo, durante un convegno organizzato in collaborazione con l’Uni. E gli stessi organizzatori dell’Expo 2015 faranno un po’ da “madrina” dell’appuntamento con la loro partecipazione. Ma ci saranno anche gli organizzatori di grandi concerti e i rappresentanti di Aefi, l’associazione che rappresenta gli organizzatori di fiere. Proprio in vista dell’Expo 2015 Accredia spera di far partire i primi accreditamenti. E di dare il “bollino blu” alle società che probabilmente scenderanno in campo per aggiudicarsi la certificazione dell’evento più atteso del momento. 

È stato presentato in questi giorni il programma delle nuove mostre a Milano, dal 2014 ad Expo 2015: saranno tre i palinsesti tematici, come ha anticipato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno.