Welfare innovativo

La donna guerriero sempre più mpresente nei personaggi cinematografici, nel Web e nei video giochi può essere inquadrata come una figura emblematica che semplifica e incarna una gamma di significati contrastanti sulla femminilità, soprattutto donne fisicamente abili e piene di risorse. E' una figura che è diventata un’anomalia piuttosto che un archetipo.

Per Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento Europeo, il bilancio delle attività 2010 è positivo in particolare guardando al mondo delle imprese. "E' stata approvata la direttiva sul ritardo dei pagamenti, - dichiara a Europarlamento24 - e rappresenta un risultato importantissimo per sanare una piaga che nel nostro Paese in particolare pesa e frena lo sviluppo". E che adesso trova un importante punto di riferimento e stabilisce un riequlibrio tra le imprese a livello europeo.  Con questa direttiva si garantiscono maggiori certezze per le imprese nei pagamenti e si offre uno stimolo all'occupazione.

Il business si tinge di rosa negli Usa. Sarà perchè hanno la solidarietà delle altre donne, sarà perchè talvolta può risultare più difficile dire loro di no, fatto sta che cresce il numero delle donne imprenditrici "fai-da-te". Benestanti, con master e curriculum professionali di tutto riguardo alle spalle, sono molte le donne americane che si lanciano in nuovi business con l’aiuto di fondi privati reperiti tra amici e familiari.
Si tratta dei cosiddetti ’Angel Investor’, investitori non professionali che dispongono di un’esperienza pluriennale di gestione: l’investimento sarà in denaro e l’investitore privato si impegnerà a utilizzare abilità personali ed esperienza per garantire un 35-40% di ritorno sul capitale investito.
Secondo i dati del Centre for Venture Research, circa due terzi delle donne imprenditrici che chiedono contribuiti per investimenti di questo tipo lo ottengono.

NEW YORK - Nessun premio per le "Breaking News" e, per la prima volta, un riconoscimento a un reportage che non è mai finito sulla carta stampata. I premi Pulitzer del 2011 segnano una svolta nel mondo del giornalismo. I riconoscimenti assegnati lunedì dalla Columbia University alle migliori firme dell`informazione hanno portato una ventata di novità: per la prima volta non sono solo poche testate a dividersi tutti i premi, ma c`è stato spazio persino per un magazine che esiste solo online. Il privilegio è andato a ProPublica, sito web premiato per la sua serie di articoli sul mondo della finanza, "The Wall Street Money Machine", che ha vinto per il giornalismo nazionale. I giganti della carta stampata hanno portato a casa pochi premi: il New York Times ha visto vincere il suo commentatore economico, David Leonhardt, e, nell`ambito del giornalismo internazionale, i suoi inviati in Russia Clifford Levy e Ellen Barry per i servizi realizzati dalla Russia nel 2010. Il Wall Street Journal, invece, ha avuto il suo primo riconoscimento da quando è stato acquistato da Rupert Murdoch. La scelta è ricaduta su Joseph Rago, che ha firmato alcuni editoriali sulla riforma sanitaria voluta dal Presidente Barack Obama.

Fonte: Premio Pulitzer