Notiziario tematico

Gerlinde KaltenbrunnerGrande impresa alpinistica di Gerlinde Kaltenbrunner. Raggiungendo la vetta del K2, l'austriaca è diventata la prima donna ad aver scalato tutti i 14 Ottomila senza l'ausilio dell'ossigeno. Alle 16,35 ora locale ha raggiunto infatti la seconda cima più alta del mondo insieme ai due kazaki Vassily Pivtsov (anche per lui si tratta del quattordicesimo Ottomila) e Maxhut Zhumayev, e al polacco Darek Zalusski. Ad annunciarlo su internet è stato il marito della Kaltenbrunner, Ralf Dujmovits, che si trova al campo base. Kaltenbrunner, 40 anni, dopo la coreana Oh Eun-sun (a cui è contestata una cima) e la spagnola Edurne Pasaban, è la terza donna ad aver scalato tutti gli Ottomila (25ma persona assoluta tra uomini e donne) ma rispetto alle colleghe, non ha mai fatto uso di ossigeno.

Di Angela Frenda
Fonte: La Ventisettesima Ora

Le chiamano IM, invention mums, e sono l’ultima novità nella blogosfera mammesca: donne giovani, con prole, che aprono un blog per raccontarsi. Ma lontane dagli stereotipi che le vorrebbero “madri disperate” perse tra pannolini, ragadi e insonnia. No. I loro siti rimandano immagini di ragazze sorridenti, vestite griffate, che vogliono fare tendenza proprio in quanto mamme cool.  Ne ho scritto sul Corriere sabato scorso. Il fenomeno, manco a dirlo, è soprattutto americano e inglese. Ma anche da noi sta prendendo piede, scalzando un po’ i “vecchi” mummy blog nati soprattutto per raccontare la fatica di quest’esperienza.

Il giusto equilibrio, ad esempio, l’ha trovato la 30enne Chiara Cecilia Santamaria con il suo Ma che davvero? (da cui è tratto il libro Quello che le mamme non dicono, Rizzoli): ci sono i problemi, ma conditi da tanta ironia. In genere però le IM sono concentrate a veicolare immagini glamour, suggerire prodotti “giusti” confezionati o scelti da loro; consigliare indirizzi segreti.

Una nave MSCL'azienda tutta al femminile di un imprenditore di Basilea

Di che cosa siano capaci le donne, René Mägli l’aveva visto da piccolo: era l’unico maschio in mezzo a tre sorelle. E l’esperienza dev’essere stata felice, se adesso per il suo ufficio - la filiale di Basilea della società di trasporti marittimi Msc - vuole solo donne. Con le sette assunzioni del mese scorso è arrivato a cento. Nemmeno un uomo tranne lui, il capo.

L’ultimo è stato licenziato dieci anni fa. «Avevo notato che cercava di esercitare del potere sulle colleghe e faceva sparire i documenti che non capiva». Da allora, pochi maschi mandano il curriculum e nessuno passa la selezione. «Non ho niente contro gli uomini ha raccontato Mägli allo Spiegel -. Solo che le donne hanno qualcosa in più: lavorano per l’azienda, non per il proprio ego. Gli uomini lottano per la posizione, per i soldi o lo status. Non amano lavorare in squadra e, se sono costretti, non comunicano, non si aiutano reciprocamente. Le donne invece non sono competitive, non vogliono dimostrare la loro superiorità. Almeno, questa è la mia esperienza».

Di Letizia Moratti

Buon pomeriggio.
In questi giorni il nostro Paese è infuocato dalle polemiche, dai dibattiti e dalle proposte. Si parla di pensioni, di welfare, di tagli, di sacrifici, di esigenze concrete.
Si è molto discusso sul tema delle donne e del loro ruolo attivo nella società, argomento questo, a me molto caro, che ha ispirato le mie quattro proposte di modifica alla manovra, con le quali concludevo il mio articolo sul Corriere.