Notiziario tematico

Venerdì 23 maggio, ore 10-12

Palazzo Turati, Sala Conferenza - via Meravigli 9/b, Milano

 

Appuntamento con Camera Hub Forum, l'evento dedicato alle startup eccellenti d'Italia che avranno la possibilità di incontrarsi e presentarsi a investitori. La sessione del mattino è aperta a tutti: presenti le imprese ed esperti con cui approfondire il panorama dell'innovazione e del mondo degli investitori per le startup. Potrai trovare spunti, idee e consigli per il tuo business!

Tra i relatori Massimo Russo, direttore di Wired Italia e Nicola Redi, Investment Director di Vertis SGR.  Potrai trovare spunti, idee e consigli per il tuo business! 

IBS.it ha presentato al Salone del Libro di Torino AQUA, il primo lettore di ebook resistente ad acqua, sabbia e polvere. LeggoIBS AQUA è un dispositivo di ultima generazione dotato di schermo 6” e-ink Pearl Film Touch, con il quale, direttamente con il tocco delle dita sullo schermo, sarà possibile accedere alla lettura dei libri, sfogliarne le pagine, ingrandirne il carattere. Compatibile con moltissimi formati, LeggoIBS AQUA pesa solo 170 grammi ed è dotato di 4 GB di memoria che possono contenere fino a 3000 libri. Costa 115 euro.

Per chi legge in viaggio, niente di meglio di Floating Book, unì'app per iPhone o iPad che inclina la pagina seguendo il movimento dell’auto (o della barca o dell’aereo). L’approccio è bizzarro, ma a leggere i giudizi di chi l’ha provata, pare che funzioni davvero.
 

Come smartphone non è tanto smart, ha una vecchia versione di Android e non ha la fotocamera. Ma L’Onyx Midia InkPhone serve per navigare sul web, leggere mail, accedere ai social network e ovviamente telefonare. Il punto di forza è lo schermo e-ink da 4,3 pollici per leggere libri digitali (da scaricare direttamente dal browser). Da record l’autonomia: due settimane e mezza. In arrivo a breve a meno di 200 euro.

Sono numerosi i progetti avviati dalle multinazionali per ridurre i ritardi italiani. Saranno coordinati all'interno di un'iniziativa Anitec presentata lo scorso 5 marzo a Roma, che sta raccogliendo un numero sempre maggiore di partner, fra aziende, associazioni, enti pubblici e privati, organizzazioni non profit.

Uno degli aspetti meno discussi della crisi da cui le economie europee faticano a riprendersi è il mancato incontro fra domanda e offerta di professionalità. Lo stallo nel mercato del lavoro è spesso di natura formativa, legata alle competenze. Per questo, la strategia d’attacco per sviluppare un’agenda digitale non di facciata è partire proprio dalla costruzione delle competenze per fare sì che si traducano in quello strumento necessario per permettere a persone la cui professionalità risulta fuori mercato di riscoprire un talento e reinserirsi nel mondo del lavoro. O per dare in mano agli studenti di oggi strumenti più performanti per sviluppare le proprie potenzialità.

È per questo che come Anitec siamo lieti di coordinare per l’Italia “eSkills for Jobs 2014”, il  grande progetto europeo di sviluppo delle competenze digitali. Nel portale, che abbiamo appena attivato, abbiamo già raccolto i contributi del Sottosegretario alla Pubblica Amministrazione, Angelo Rughetti e del fondatore di Didasca, Silverio Carugo. Come suggerito già da questi primi preziosi contributi, si stima che col volgere dell’anno in Europa si avranno quasi 400 mila posto di lavoro vacanti nell’ICT. In Italia abbiamo circa un milione di disoccupati che potrebbero venire utilmente formati e impiegati nei settori ad alta densità tecnologica. Tra le iniziative meritevoli di essere ricordate, proprio quella di Didasca, il primo centro italiano di formazione digitale permanente, con sede a Sondrio, metterà a disposizione di questo milione di giovani non meno di mille centri di formazione qualificati, che opereranno per il biennio 2014-2015 grazie alle 500 aule virtuali di cui Didasca Open University è dotata.

Il suggerimento del Fondo monetario internazionale all'Italia arriva da un documento secondo cui è urgente superare il nanismo delle aziende. Servono maggiori sforzi e riforme strutturali

L'Italia si preoccupi meno del costo del lavoro e spinga l'acceleratore sull'innovazione. Il suggerimento arriva dal Fondo monetario internazionale, secondo cui le riforme per superare il nanismo delle aziende e avere più competitività sono più urgenti perché il costo del lavoro è "sempre meno importante" per la competitività globale delle imprese italiane. In sostanza per colmare il divario con le aziende internazionali servono sempre più gli sforzi e le riforme strutturali per "innovare ed espandere" le dimensioni d'impresa.

Lo studio, dell'economista Fmi Andrew Tiffin, punta a "delineare alcune implicazioni per l'agenda di riforme strutturali" delle autorità italiane". Il 'paper' parte da una valutazione di base: c'è un "gap di competitività" dell'Italia contro i principali competitor europei che hanno introdotto misure strutturali. Ma "il settore commerciale italiano continua a collocarsi fra i leader mondiali, a differenza di altri Paesi europei".