Notiziario tematico

Fabbisogno ridotto a 1,1 miliardi di euro. Grazie a nuove tecniche di scavo, riutilizzo di infrastrutture esistenti, varie economie di scala, migliori tecnologie wireless e avanzamento dei piani degli operatori. Entro un anno digital divide azzerato.

Il Piano nazionale banda larga, finanziato in tranche successive, prevede tre tipologie di intervento tra loro complementari: la realizzazione di infrastrutture ottiche – modello A; il contributo ad operatori privati per la realizzazione di rete e l’erogazione del servizio – modello B a cui concorrono gli investimenti effettuati dagli operatori privati beneficiari; l’incentivo alla domanda (modello C) da effettuarsi contribuendo all’acquisto di terminali in neutralità tecnologica.

 

Ma a che punto siamo nella realizzazione di questo ambizioso Piano nazionale?

Le infrastrutture di cui al  modello A (poco meno di 800 milioni di Euro) sono quasi tutte completate e sono in fase di attuazione le gare relative al Modello B. Al completamento di questa seconda parte sarà avviata quindi la terza fase del  Piano che prevede, appunto, un incentivo alla domanda dedicata alle microaree in digital divide residue da effettuarsi contribuendo all’acquisto di terminali – nel rispetto del principio di neutralità tecnologica.

Domenica 18 maggio 2014,  2° circuito ciclo pedonale: “I Parchi intorno a Expo: dal Parco di Trenno al Parco dei Fontanili" – Via Lattea 2014”. FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Domenica 18 maggio 2014 si tiene il 2° circuito ciclo pedonale: “I Parchi intorno a Expo”. Il circuito attraversa i parchi, le aree agricole e le oasi protette che si estendono tra il Naviglio Grande e il Canale Villoresi, dal Parco Agricolo Sud al Parco delle Groane a Nord e corre per alcuni tratti lungo i canali artificiali che sono una delle più straordinarie opere della nostra regione. Partendo dalla stazione della metropolitana San Leonardo, per una strada tra i campi coltivati si raggiunge subito l’alzaia del Canale Villoresi nel Parco di Bosco in Città e da qui si procede fino a raggiungere il Parco dei Fontanili attraverso i territori agricoli di cascine storiche e ancora attive; il rientro verso Milano  avviene passando per Vighignolo, con il suo borgo storico e Villa Airaghi, Settimo Milanese, con Cappella Mantegazza e Palazzo d’Adda, attraversando infine il Parco di Trenno. 

Il rapporto dell'Organizzazione rivela che 830 milioni di lavoratrici non godono di garanzie adeguate. La maggior parte di loro vive in Africa e in Asia. Luci e ombre sull'Italia, segnalato in particolare il fenomeno delle lettere di dimissioni in bianco.

Nel mondo la tutela della maternità è inadeguata per il 71,6% delle lavoratrici, 830 milioni di donne. Lo rivela il rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) intitolato "Maternity and paternity at work: Law and practice across the world". Si va dai 410 giorni di congedo previsti dalla normativa croata ai 30 della Tunisia, alla situazione degli Stati Uniti, con Oman e Papua Nuova Guinea uniche nazionai in cui l'assenza per maternità non è retribuita. 

Italia in chiaroscuro. Per quanto riguarda l'Italia, l'Ilo mette in evidenza luci e ombre: il nostro Paese garantisce 154 giorni di congedo (più di Germania, Francia e Spagna), ma è ancora indietro per quanto riguarda i permessi concessi ai padri e soprattutto per le lettere di dimissioni in bianco che vengono fatte firmare alle lavoratrici al momento dell'assunzione in modo che possano essere licenziate senza problemi quando restino incinte. Una prassi di cui in Italia si fa "largo uso", segnalata anche in Croazia, Grecia e Portogallo.
Sempre sul fronte italiano, l'Ilo esprime apprezzamento per la riforma attuata nel 2013, che prevede che le madri possano rinunciare al congedo parentale (sei mesi di astensione dal lavoro al 30% della retribuzione) in cambio di un voucher da spendere per una baby sitter o un nido. Si tratta, secondo l'Organizzazione, di un esempio di "politiche innovative tese a promuovere il ritorno delle donne sul posto di lavoro consentendo di soddisfare le responsabilità legate alla cura del bambino". 

A partire da lunedì, 12 maggio, a causa di una riorganizzazione del servizio, la linea verde di Osservatorio Donna sarà attiva con i seguenti orari:

- da lunedì a giovedì, dalle 9 alle 17:30 orario continuato 
- venerdì, dalle 9 alle 13

La Linea Verde gratuita di Osservatorio Donna offre informazioni e orientamento ai servizi presenti sul territorio di Milano e provincia per questioni legali, sociali, di disagio psicologico, previdenza, diritto del lavoro, salute della donna. Offre inoltre:
- una prima consulenza legale gratuita (lunedì e mercoledì ore 15-18, martedì e giovedì ore 14:30-18)
- una prima consulenza telefonica gratuita sull'infertilità di coppia (martedì e giovedì ore 14-16)
- un primo colloquio gratuito di counseling con un/a counselor professionista (mercoledì ore 10-13)
- uno sportello on-line di consulenza gratuita sulla conciliazione famiglia-lavoro (clicca qui per una consulenza)
- uno sportello on-line di consulenza e aiuto sullo stalking (clicca qui per parlare con gli/le esperti/e)