Notiziario tematico

La nuova ambulanza fotovoltaica e' stata presentata al Salone del Libro di Torino.

Un’ambulanza alimentata da pannelli fotovoltaici verrà presto impiegata nella città di Torino. Si tratta infatti del primo mezzo di soccorso green, pensata per la Croce Verde di Torino, ad essere impiegato in Italia. 

La nuova ambulanza ‘green’, in particolare, è dotata di pannelli fotovoltaici posti sul tetto del mezzo, che assicureranno svariate ore di energia alle strumentazioni interne al mezzo come l'elettrocardiografo defibrillatore, il ventilatore polmonare e l'aspiratore di secreti. 

Grazie all'energia solare inoltre, le apparecchiature elettromedicali potranno funzionare senza che il mezzo di soccorso resti con il motore acceso per ricaricare la batteria dei vari sistemi di emergenza.

Con una Rete più veloce della luce scaricheremo un film in un secondo (e i chirurghi ci opereranno online). Dal 2020 il segnale Web sarà cinquanta volte più rapido di oggi e stabile ovunque. Tranne che, ipotizza qualcuno, in Italia.

 Le città saranno pervase da flussi di dati che tutto e tutti connetteranno. In ogni luogo e momento. Le connessioni saranno a qualità garantita, e alla Rete potremo affidare intere porzioni delle nostre vite, anche quelle che finora abbiamo avuto qualche remora a consegnarle: l’assistenza medica, il volante della nostra auto, la difesa del territorio. Sono le promesse del 5G. Le reti mobili di quinta generazione appariranno dopo il 2020, ma i Paesi più lungimiranti hanno già cominciato a lavorarci da pochi mesi. L’Italia non è tra questi. 

Noi solo da quest’anno abbiamo un’estesa rete 4G (quarta generazione) che, con velocità di 70 100 Megabit (tecnologia Lte, Long term evolution) ha debuttato due anni fa, mentre i primi Paesi a muoversi erano stati Svezia, Norvegia, Giappone e Stati Uniti, già tra il 2009 e il 2010. Nel frattempo il mondo è cambiato e così non deve sorprendere che ora ad accelerare sul 5G siano la Corea del Sud (patria di Samsung, diventata il principale produttore di cellulari al mondo) e la rampante Cina. Il governo di Seul ha infatti annunciato un piano per varare una rete 5G stanziando l’equivalente di 1,1 miliardi di euro, in parte pubblici e in parte privati (Samsung, Lg, Sk Telecom). 

Stimato un flusso di circa 90.000 persone al giorno. L’apertura in un luogo centrale come l’Urban Center è un passo importante in linea con altre città europee.

Saranno gli spazi dell’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele ad accogliere da settembre 2014 InfoMilano, il primo punto di informazione e accoglienza turistica della città in vista di Expo 2015. Sono state approvate dalla Giunta le linee guida del progetto che consentirà a Milano di dotarsi di una moderna struttura concepita per accogliere e accompagnare il turista dal suo arrivo in città e per tutta la durata del suo soggiorno, proponendo una vasta gamma di servizi: dall’offerta culturale a quella alberghiera fino alle diverse opportunità per scoprire il territorio e le sue attrazioni, come i musei, i ristoranti, le botteghe storiche, lo shopping più esclusivo.

“La realizzazione di InfoMilano in un luogo centrale come l’Urban Center, rappresenta un passo importante nel percorso di avvicinamento all’appuntamento del 2015, capace di mettere Milano in linea con altre città europee dal punto di vista dell’accoglienza dei visitatori – spiegano la vicesindaco e assessore all’Urbanistica e l’assessore al Commercio, Attività produttive - InfoMilano sarà il primo biglietto da visita della città e il luogo da cui tutti potranno iniziare a scoprire le suggestioni che Milano sa offrire”.

Il precariato. Le mamme in carriera. Le umiliazioni di una colf peruviana.Non solo rosa, nella nuova antologia di racconti «Buon lavoro!», pubblicata da Emma Books, casa editrice femminile, solo digitale, del gruppo Bookrepublic. Al centro della raccolta – oggi la presentazione al Salone del Libro di Torino (spazio Book to the future, ore 14) – è infatti il tema dell’occupazione, dal punto di vista di dodici diverse protagoniste donne.

«Con il nostro marchio pubblichiamo anche romanzi sentimentali ma la scrittura femminile non si riduce solo a quello» spiega Maria Paola Romeo, direttrice editoriale di Emma Books. «Le autrici spaziano tra generi diversi, dal giallo al racconto di viaggio – aggiunge -. E nel tempo hanno sfatato almeno due luoghi comuni sulle donne: che siano meno inclini alla tecnologia e che non sappiano fare rete».

Oltre a pubblicare solo in formato elettronico, infatti, Emma Books ha dato vita a una vivace community di scrittrici e lettrici raccolte attorno a un blog e agli account su Twitter e Facebook. «Nata tre anni fa, la casa editrice è cresciuta parallelamente a questa attività online, spesso diventata confronto e aiuto anche nella vita reale» racconta Romeo.