Notiziario tematico

Parla Christine Lagarde: «L’Italia è il Paese che ha fatto meno per incoraggiare le donne al lavoro». E su Renzi: «Ha programmi ambiziosi, ma serve concretezza»

«Quello del nuovo primo ministro Matteo Renzi è un programma molto ambizioso che, se tradotto in provvedimenti e attuato con determinazione, produrrà un significativo miglioramento delle condizioni economiche dell’Italia». In un’intervista esclusiva al «Corriere della Sera», nel suo ufficio di Washington, il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, guarda con fiducia agli sforzi del nostro Paese per uscire dalla crisi, misura i grandi progressi fatti dall’Europa negli ultimi due anni — dal rischio del collasso a una modesta ripresa — ma segnala anche i pericoli di quella che chiama lowflation: una condizione di crescita zero (o quasi) dei prezzi che, pur senza sconfinare nella deflazione, può avere effetti negativi su produzione, reddito e posti di lavoro. Contro questo pericolo, parlando ieri agli studenti della scuola di studi internazionali della Johns Hopkins University, aveva sollecitato un intervento della Bce «entro i limiti del suo mandato». Ieri quelle parole hanno provocato una reazione irritata del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi.

Domenica 6 aprile ha aperto al Museo del Novecento di Milano la mostra “Munari Politecnico“, dedicata a Bruno Munari. Munari è stato uno dei più importanti designer italiani e si è occupato anche di pittura, grafica, pubblicità, fotografia, arte programmatica e cinetica.

Nato a Milano nel 1907, dal 1926 fece parte del gruppo dei Futuristi, con cui espose le sue opere in Italia e in Europa. Parallelamente al lavoro da pubblicitario e grafico, negli anni Trenta progettò la macchina aerea e le macchine inutili, con cui esplorava per la prima volta l’idea delle sculture mobili, e continuò a sperimentare con le sculture da viaggio realizzate in cartoncino pieghevole. Nel 1948, con altri tra pittori e architetti tra cui Gillo Dorfles e Gianni Monnet, Munari fondò il Movimento Arte Concreta (MAC) che in contrapposizione al realismo promuoveva l’astrattismo e l’arte non figurativa. 

"Ben venga uno stimolo europeo e internazionale all'impegno femminile nel lavoro e nell'impresa (con riferimento alle parole di Cristine Lagarde ndr). Ma Milano in questo è avanti rispetto alla media europea. La Lombardia motore d'Europa deve molto anche alla forte partecipazione femminile nel lavoro e nelle imprese. Crediamo sia importante far conoscere questa immagine positiva di Milano, anche in vista di Expo". Ha dichiaro Federica Ortalli, presidente del Comitato  Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano. Milano fa meglio della media dei Paesi dell'area Euro per il lavoro femminile. In media il tasso di occupazione delle donne nel capoluogo lombardo nel 2012 è stato del 60,8%, in crescita rispetto al 2011 di oltre 1 punto percentuale contro una media europea che rimane ferma al 58,1% (quasi 3 punti percentuali in meno rispetto a Milano). 

Ogni lunedì  dal 7 aprile 2014
Dalle ore 8.30 alle ore 11.00
Passirana di Rho  via Sant’Ambrogio, 6

 

Presso il Centro Polifunzionale di via Sant’Ambrogio, a Passirana, sarà attivo da lunedì 7 aprile un Punto d’ascolto per il lavoro, uno spazio pensato in un’ottica di integrazione con altri servizi del territorio, enti organizzazioni, associazioni, per favorire in una direzione propositiva e costruttiva la tutela della persona in una condizione di vulnerabilità e fatica data dalla crisi lavorativa.