Notiziario tematico

Giovedì, 15 maggio, ore 17

Sala Caccia - Provincia di Milano, Viale Piceno 60, Milano

 

L'Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Milano e la Consulta Interassociativa di Milano presentano il convegno "Femminile e maschile: quali conflitti, quali prospettive".

Il cantiere svelato a 400 giorni dalla manifestazione. La presidente Bracco: «Non sarà una fiera, si vedrà il saper fare del nostro Paese».

«Bisogna che le persone colgano l’aspetto positivo di questo grande evento. Le inchieste non devono demotivare e togliere l’attenzione positiva che Expo merita da tutto il Paese. Abbiamo un governo pieno di giovani e di energie, Expo e in particolare il Padiglione Italia puntano proprio a valorizzare giovani e nuove energie. A maggior ragione, non dobbiamo perdere questa occasione». A 400 giorni esatti all’apertura di Expo, nel pieno di un’inchiesta che, con mille distinguo, ha allungato ombre sull’esposizione che l’Italia dedica al tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita , la presidente della società e commissario del Padiglione Italia, Diana Bracco, visita il cantiere. Gli operai sono al lavoro, i camion entrano ed escono, le ruspe sono in azione: il decumano, l’asse principale su cui i Paesi costruiranno i loro padiglioni, ha ormai preso forma. Ci sono già una parte delle tende (realizzate con un tessuto speciale, testato dal Politecnico, che protegge dall’acqua ed evita il surriscaldamento) che copriranno questi spazi. Il terreno dove a giorni arriveranno le squadre tedesche per iniziare il lavoro è perfettamente recintato. All’inizio di ogni spazio ci sono già i cartelli e la bandiera del Paese ospitato. E, aspetto che sta a cuore alla presidente Bracco, sono concluse le fondamenta di Palazzo Italia. Il cronoprogramma di questa struttura, come spiega il responsabile del procedimento, l’ingegner Antonio Acerbo, «non può sgarrare di un minuto. Entro fine agosto devono essere completati i 9 mila metri quadrati lungo cui si snodano i cinque piani». Poi, si procederà con le opere murarie e le finiture. Infine, dal febbraio 2015, si penserà agli allestimenti interni.

Copenhagen si affida a Thetis, società veneziana, per un progetto pilota destinato a migliorare la circolazione e ridurre l'inquinamento: mettendo in rete i dati relativi a mezzi di trasporto e parcheggi il cittadino sarà costantemente informato tramite device e totem e potrà scegliere l'opzione più comoda.

Gli italiani aiutano i danesi nella lotta al traffico. Per avviare un nuovo progetto di mobilità sostenibile la municipalità di Copenhagen ha scelto Thetis, società di ingegneria con sede nell'Arsenale di Venezia che sviluppa progetti e applicazioni tecnologiche per l’ambiente e il territorio, l’ingegneria civile e l’energia.

Ora, dalla Serenissima, l'azienda punta verso nord e partecipa a un progetto pilota per migliorare la gestione del trasporto pubblico e l'informazione ai passeggeri. Come ha spiegato uno dei suoi manager al sito Tom’s Hardware, il progetto si basa sulla simulazione dell'integrazione di vari sistemi in tempo reale: sistema multimodale di informazione al pubblico considerando tutti i mezzi di trasporto (auto, treni, bus, metro, biciclette); sistema per la gestione del trasporto pubblico; sistema di parcheggio integrato con le informazioni ai passeggeri; sistema di monitoraggio del traffico e dell'inquinamento ambientale.

Sono oltre 350 le startup finanziate nell’ambito dei Big Data Analytics e la Business Intelligence (BDA & BI) e finanziate da investitori istituzionali negli ultimi due anni. Elementi che accomunano le startup operanti in tale ambito, l’attenzione all’integrazione dei dati interni con quelli Social e le tecnologie mobile e cloud.

Lo scenario internazionale

La Ricerca ha individuato circa 350 startup operanti nell’ambito dei Big Data Analytics e la Business Intelligence (BDA & BI) e finanziate da investitori istituzionali negli ultimi due anni. In particolare, sono state considerate quelle startup che offrono servizi di BDA&BI, trascurando quelle aziende che invece ne usufruiscono.

Le tipologie di Startup identificate possono in prima istanza essere categorizzate in base al cliente a cui si rivolgono: circa l’88% delle startup analizzate hanno come clienti aziende e organizzazioni (B2B) che usufruiscono dei sistemi di BDA&BI per migliorare le performance del proprio business o quantomeno per valorizzare i dati a disposizione al loro interno; il restante 12%, invece, dedica la propria offerta al consumatore finale (B2C).