Notiziario tematico

Trasformare la propria casa in un ufficio grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie. Il telelavoro è un’attività professionale svolta al di fuori delle mura aziendali di cui tanti parlano e che pochi realizzano. Infatti, previsto da molti contratti aziendali, presenta poi nella realtà diversi ostacoli soprattutto da parte dei datori di lavoro, come emerge dalla ricerca Nuove tecnologie e benefici sociali: il telelavoro a servizio della conciliazione, presentata nei giorni scorsi in Università Cattolica.

In occasione della Giornata del lavoro agile promossa dal Comune di Milano, si rivela interessante lo studio condotto dal Centro studi e ricerche di Psicologia della comunicazione e condotto dal professor Carlo Galimberti, insieme a Eleonora Brivio e Francesca Cilento, che ha analizzato 140 questionari compilati per l’80% da donne, 50% con figli, dal 56% di dipendenti e 27% di liberi professionisti, dal 63% di laureati e dal 70% di persone che abitano a Milano e provincia. 

Non è vero che fermandosi alle canoniche otto ore si è meno produttivi di chi ne lavora dodici. Né che stando a casa, o perfino in palestra, si è meno efficienti di uno stakanovista dell’ufficio. Slegare l’impiego da luoghi e tempi fissi: l’obiettivo dello smart work, all’italiana lavoro agile, è aiutare le aziende a risparmiare e i dipendenti a conciliare meglio vita privata e professionale. In Italia se ne fa ancora poco. Secondo il Politecnico di Milano solo il 6,1% dei dipendenti lavora a distanza per almeno un quarto del tempo, contro il 14% della Danimarca. E solo il 31% può gestire in maniera flessibile i propri orari, rispetto al 52% tedesco.

La proposta di legge presentata la scorsa settimana da Alessia Mosca (Pd), Barbara Saltamartini (Ncd) e Irene Tinagli (Sc) vuole snellire alcune delle rigidità che hanno ostacolato la diffusione dello smart work.

Lo scorso 16 gennaio ha aperto lo Sportello Donna del Comune di Arese, un servizio di ascolto e di orientamento gratuito, che fornirà accoglienza, informazioni e accompagnamento alle donne.
Sono offerti:
- Colloqui di prima accoglienza su tematiche connesse all’universo donna
- Orientamento sui diversi servizi territoriali
- Presentazione ed eventuale invio presso i servizi esistenti sul territorio
- Colloqui di counseling

Lo sportello è aperto tutti i giovedì, dalle 14 alle 17, previo appuntamento, presso il Comune di Arese (via Roma 2, Arese – MI)

Giovedì 13 e Giovedì 20 febbraio 2014
9.00 - 13.00
Provincia di Milano
Viale Piceno 60, Milano

Conciliazione Lavoro e Famiglia - Facciamo il punto
Il 2014 è stato dichiarato l’Anno europeo della Conciliazione tra vita professionale e lavorativa con l’obiettivo di promuovere misure di conciliazione tra vita e lavoro (Work-Life Balance) sia nel campo delle strategie individuali e familiari (condivisione del lavoro di cura), nei luoghi di lavoro (flessibilità oraria, voucher)che nel campo del territorio e del pubblico (piani degli orari, servizi).
In quest’ottica Provincia di Milano, all’interno dell’accordo di rete territoriale per la Conciliazione promosso da Regione Lombardia, ha realizzato una guida per orientare madri e padri nel dedalo delle normative vigenti, evidenziando le opportunità e i diritti che le leggi offrono prima e dopo la nascita dei propri figli affinché essi possano lavorare, vivere e condividere. Partendo da questa esperienza, è stato ideato un percorso formativo che vuole offrire agli “addetti ai lavori” conoscenze e strumenti praticiper dare risposte concrete alle diverse situazioni che possono incontrare.