Notiziario tematico

L’iniziativa, lanciata dal Business and Professional Women (BPW) Switzerland, si chiama Equal Pay Day: è la giornata della parità salariale tra uomo e donna ed è prevista per il 7 marzo 2014.

Quanti italiani hanno già sperimentato i colloquio di selezione  online e quante aziende lo utilizzano? Una rilevazione di Hivejobs, società di recruiting, che svolge le sue ricerche di personale interfacciandosi coi candidati solo mediante video, mostra i propri risultati sulla base di 727 persone che sono passate da questa esperienza almeno una volta.
Per la maggioranza maschi (75%) e non milennials (il 66%  ha tra i 31 e i 55 anni), i candidati interrogati via Web alla fine di gennaio erano in larga parte (87%) alla loro "prima volta" online o tutto sommato nuovi all'esperienza. Tra gli altri, appena il 7,93% aveva già fatto da 5 a 10 videocolloqui nel corso della carriera.

Sulla base delle statistiche tratte da un rapporto del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, la mappa evidenzia l’Indice di Disuguaglianza di Genere di ogni Paese: si tratta di una cifra calcolata analizzando fattori quali il tasso di mortalità materna, il numero di seggi detenuti da donne e il tasso della partecipazione femminile come forza lavoro.
Secondo la mappa, i Paesi Bassi sono stati nel 2012 il pase con il più alto livello di parità di genere, mentre lo Yemen si colloca all’ultimo posto.
La classifica dei 10 paesi con il più alto tasso di parità di genere nel mondo sono i seguenti:

Una recente indagine di F-Secure, “Digital Company Survey 2013”, rivela che quasi la metà dei lavoratori di piccole e medie imprese sono multiscreener, nel senso che utilizzano sia i PC che i dispositivi mobili per svolgere la quotidiana attività lavorativa.
Ecco l’esito del sondaggio, a cui hanno risposto 805 dipendenti di aziende con un massimo di 500 dipendenti, provenienti da Germania, Italia, UK, Svezia, Francia, Finlandia, Polonia e Stati Uniti: