Notiziario tematico

Sono in corso i lavori per la seconda edizione dell'evento Extra Milano®, che si svolgerà l’11 giugno a Palazzo Giureconsulti. L’appuntamento, che ha il supporto di Confcommercio Milano, prosegue il discorso iniziato a ottobre 2013 con un evento che, ospitato presso Palazzo Bovara, aveva raccolto grande consenso di pubblico e media.La seconda edizione dell’evento Extra Milano® sarà una nuova occasione per riconoscere e cogliere tutte le opportunità che Expo Milano 2015 può offrire a Milano e all’Italia.

A Palazzo Giureconsulti si potrà fare il punto dei progetti che, a pochi mesi da Expo Milano 2015, stanno prendendo sempre più forma, in un rapido crescendo di idee e di aspettative, con particolare attenzione per le occasioni di sviluppo economico e imprenditoriale.

L’evento Extra Milano® aprirà anche una finestra sul mondo, raccogliendo testimonianze di crescita e di sviluppo, con ospiti internazionali delle imprese e delle istituzioni. Saranno approfonditi progetti legati all’accoglienza e all’accessibilità ai servizi, per capire insieme come fare dell’integrazione un’opportunità importante per tutti.

Il rapporto annuale dell’Istat offre l’immagine di un paese sempre più impoverito. La disoccupazione giovanile alle stelle, il dilagare della precarietà, gli squilibri territoriali, le differenze di genere segnalano un disagio profondo. Eppure alcune ricette per far ripartire il paese ci sono. Su tutte invertire le politiche di rigore per intraprendere una strada di rilancio della domanda, della produzione e dell’occupazione. Soprattutto femminile.

La fotografia del paese che ci presenta l’Istat nel suo rapporto annuale è drammatica ma non particolarmente nuova: è l’immagine di un paese impoverito, con un Prodotto interno lordo che continua a cadere ancora nel 2013, trascinato dalla caduta di tutte le componenti interne della domanda, consumi privati, consumi collettivi e investimenti; con un potere d’acquisto delle famiglie che si è ridotto del 10,4% tra il 2008 e il 2013 e una perdita complessiva di un milione di occupati (-973 mila uomini e -11 mila donne), pari al 4,2 per cento del totale, di cui ben 478 mila solo nell’ultimo anno, segnalando una preoccupante accelerazione.  

E’ giunto alla sua dodicesima edizione il premio promosso da L’ORÉAL ITALIA in partnership con la COMMISSIONE NAZIONALE PER L’UNESCO. Ogni anno vengono selezionate cinque giovani ricercatrici “under 35” impegnate nei diversi ambiti scientifici. Ed ogni anno prendere parte alla cerimonia è entusiasmante. Personalmente mi emoziono sempre un po’: vedere persone motivate e appassionate che dedicano energie per realizzare un sogno, mosse da una volontà di migliorare la società e la qualità di vita mi commuove. Durante la premiazione si respira futuro, cosa non cosi comune considerando che prima di entrare in quella Sala si legge della lotta anacronistica tra tassisti e conducenti UBER, si sente confondere il concetto di innovazione con il concetto di saving…

Lunedì scorso si è tenuta la cerimonia di premiazione presso l’Università degli Studi di Milano.Hanno preso parte Giovanni Puglisi, Rettore dell’Università IULM e Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Cristina Scocchia, AD di L’Oréal Italia, Patrizia Toia, Vice Presidente Commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento Europeo e Gianluca Vago, Rettore dell’Università degli Studi di Milano.

Si rinnova, contro ogni spending review che penalizza cultura e scienza, la partnership tra L’Oréal e UNESCO li vede insieme nella promozione della ricerca al femminile, prerogativa del progresso scientifico. Diventano 60 le giovani scienziate premiate dall’avvio di questo ambizioso progetto.

Il 72% degli europei usa regolarmente la Rete, ma emerge la scarsità di e-skills a fronte di un aumento di domanda di personale qualificato Ict. Neelie Kroes: "Serve l'impegno congiunto di tutti i Paesi".

L'Unione europea avanza sul programma dell'Agenda digitale, ma restano lacune da colmare: il 72% dei cittadini della Ue usa regolarmente Internet e il 47% acquista online, però il 50% della popolazione non è ancora in grado di lavorare con il digitale.

È quanto emerge dai dati diffusi oggi nel Digital Scoreboard dalla Commissione europea, che si ritiene "sulla buona strada per raggiungere 95 dei 101 obiettivi dell'Agenda digitale per l'Europa entro il 2015". I cittadini e le imprese dell'Ue, infatti, si collegano di più a Internet, fanno più acquisti online e si sentono più sicuri e preparati in rete. Tuttavia “spesso fanno fatica a soddisfare il loro appetito digitale, soprattutto nelle zone rurali, per mancanza di accesso alla banda larga ad alta velocità". E altro problema rilevato dalla Commissione europea è l'eventuale creazione di "un divario in termini di qualifiche digitali".