Notiziario tematico

Ridurre la pressione fiscale, privatizzare e abolire la golden share, rafforzare l'Antitrust e deregolamentare, aumentare il numero dei laureati. Sono le priorità per l'Italia indicate dall'Ocse nel rapporto "Obiettivo Crescita" che stima gli introiti fiscali del 2010 pari al 42,8% del Pil (42,6% nel 2009 e 41,1% nel 2000-2007) contro una media Ocse del 35,8%. Tra le priorità, la riduzione del cuneo fiscale sui redditi da lavoro, con le raccomandazioni di «abbassare le aliquote marginali sui redditi e i contributi pensionistici e di ampliare il campo delle deduzioni dei costi della manodopera nell'Irap». Per finanziare i tagli alle tasse, una maggiore lotta all'evasione. Stop, inoltre, ai condoni.

Le donne con disabilità sono circa il 16% di tutte le donne europee e particolare attenzione deve essere posta alla protezione dei loro diritti, in quanto non formano un gruppo omogeneo e facilmente identificabile e rischiano di essere soggette a discriminazione multipla. Prima come donne e poi come disabili. Lo European Disability Forum ha denunciato così, in occasione dell’8 marzo - Giornata Internazionale della Donna – la particolare vulnerabilità che fa delle donne con disabilità una delle categorie più a rischio di emarginazione in Europa. In una nota, l’Edf lamenta la carenza di politiche specifiche in materia a livello di Ue: «L’Unione Europea – si legge – si sta impegnando per lottare contro la discriminazione in generale, ma riscontriamo una mancanza di coordinamento grave fra politiche riguardanti l’uguaglianza di genere e politiche concernenti la disabilità. Le donne con disabilità devono rientrare nell’ambito di entrambe queste aree».

Non solo mimose per la Festa della Donna. Per l’occasione Confartigianato ha voluto ricordare l’impegno e la volontà delle donne d’impresa. Secondo i dati Istat in Italia la partecipazione delle donne ai tentativi di ripresa economica è aumentata: tra giugno 2008 e giugno 2009 sono 21mila le imprese femminili che si sono create. E anche nel fermano esistono esempi virtuosi di realtà medie e piccole in grado di conciliare creatività e industria.

Tra le storie particolari delle imprenditrici c’è quella di Isola Sgariglia, tenace capitana d’impresa di Montegranaro che con il suo laboratorio di creazione borse da ben 34 anni è presente sul mercato. “È difficile per una donna, deve lottare il doppio di un uomo, ma in certi casi invece è avvantaggiata, sa gestire meglio situazioni e problemi”.

Per il progetto di salario si cercano ancora le risorse necessarie, intanto partirà il censimento delle milanesi "professioniste domestiche".

Un’anagrafe per tutte le casalinghe milanesi. E per valorizzarne il ruolo all’interno della famiglia, magari anche una retribuzione fissa mensile, così da permettere alle donne che lavorano più per necessità che per gloria di passare maggior tempo a casa con i propri cari. Nel giorno delle mimose, ecco i due progetti a cui sta lavorando il Comune pensando in chiave femminile. La filosofia di fondo la riassume l’assessore alla Salute, Giampaolo Landi di Chiavenna: «Oggi si rileva una carenza del ruolo femminile in casa. La mia proposta è indirizzata alle donne obbligate a lavorare per far quadrare i conti alla fine del mese, ma che preferirebbero invece trascorrere più tempo a seguire figli, marito e genitori anziani, lavorando così per la propria “azienda” famigliare». Anche la terminologia subirebbe un cambiamento: non si parlerebbe più di casalinga, «un termine spesso svilente rispetto a un ruolo viceversa prezioso» aggiunge Landi, ma di “professionista della casa e della famiglia”.