Notiziario tematico

Scatta venerdì prossimo la riforma delle Camere di commercio, con una sorpresa: nei vertici delle nuove realtà le donne potranno vantare una rappresentanza destinata espressamente a loro.

Dopo cinque lustri, le 105 Camere italiane cambiano pelle grazie alla riforma fortemente voluta dal ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e introdotta con la delega della legge sviluppo.

«Grande la donna che si dedica alla famiglia e ai figli. Ma grande anche quella che vuole conciliare lavoro e famiglia». Alla vigilia dell’8 marzo, Roberto Formigoni dedica un pensiero a tutta la popolazione femminile della Lombardia. Con una premessa: «La donna deve poter scegliere fra casa e professione e se vuol fare tutte e due, noi la aiuteremo a conciliare le cose».

alt -1,2% le imprese individuali, bene le coop (+3,2%)
Donne in attivo in 1 provincia su 5, il doppio degli uomini

La crisi non fa sconti all’imprenditoria femminile eppure, nel 2009 come nell’anno precedente, le ‘capitane’ d’impresa resistono meglio rispetto ai colleghi uomini. Pur chiudendo l’anno con il segno meno, per le imprese individuali a conduzione femminile il bilancio 2009 risulta meno pesante di quello subito dalle imprese con a capo un uomo: -1,2% (pari a 10.130 unità in meno), contro il -1,6% fatto registrare dai colleghi uomini.
 
A sostenere la migliore tenuta delle imprese al femminile hanno contribuito in maniera significativa le attività avviate da donne immigrate da paesi non appartenenti all’Unione Europea, il cui saldo è stato positivo per poco più di 3mila unità (il 6,4% in più rispetto al 2008).

Le donne imprenditrici sono circa il 25% degli associati a Confapi Milano, l'associazione della piccola e media industria arrivata oggi a contare 3.000 aziende associate con oltre 70.000 addetti, distribuite in tutti gli ambiti produttivi del territorio di Milano e provincia.