Notiziario tematico

Le vittime non denunciano ma sempre più cybercriminali colpiscono le aziende e presto gli smartphone.

«L’Italia non ha statistiche ufficiali, e le vittime tacciono». Insomma, nel Belpaese sempre più connesso e interconnesso alla Rete, anche per motivi aziendali, il cybercrime esiste, si subisce, ma non si dice. Il tipico scenario che permette il proliferare indisturbato di qualsiasi tipo di criminalità, salvo poi iniziare a parlarne e provare a controbattere alla minaccia quando ormai il terreno perduto diventa decisamente troppo. «Diversamente da altri Paesi europei, non sono purtroppo disponibili statistiche ufficiali in merito ai danni economici provocati dagli attacchi informatici, sia perché le vittime hanno un’oggettiva difficoltà culturale, organizzativa e tecnologica nel riconoscere di aver subito un attacco, sia perchè vige ancora una generalizzata riluttanza a denunciare di aver subito un attacco». Così Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo del Clusit (Associazione per la Sicurezza Informatica), lo scorso 6 marzo ha riassunto la situazione italiana. Basti pensare che dei 1.152 attacchi analizzati da Clusit nel 2013 solo 35 si riferiscono a bersagli italiani: «Una cifra», spiegano dall’associazione, «dovuta alla cronica mancanza di informazioni pubbliche in merito, e, in misura minore, al fatto che le organizzazioni in Italia spesso non hanno ancora gli strumenti organizzativi e tecnologici per rendersi conto di essere state compromesse».

La decisione annunciata dal Dipartimento americano del Commercio. L'Icann: "Una decisione storica per la rete". Una scelta in tal senso era stata chiesta da tempo al governo degli Stati Uniti dall'Unione europea.

 Il governo americano intende cedere il controllo dei domini Internet in favore di una "comunità globale di attori". La decisione è stata annunciata dal Dipartimento americano del Commercio, al quale risponde l'Icann (International for assigned names and numbers)", ovvero l'autorità che decide sull'utilizzo e la presenza dei domini nel mondo. Si tratta, afferma l'Icann sul proprio sito, di una decisione "storica" per la rete. "Stiamo invitando governo, settore privato, società civile e altre organizzazioni Internet a unirsi a noi nella gestione di questo processo di transizione", spiega in una nota l'amministratore delegato di Icann, Fadi Chehade. "Tutte le parti interessate meritano di aver voce in capitolo allo stesso modo nella gestione e nella governance di questa risorsa globale", ha aggiunto.

Di 55 adempimenti considerati, solo 17 sono stati adottati e per quelli non adottati di ben 21 risultano già scaduti i termini. Le valutazioni in un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti.

"Quest'agenda digitale è così vecchia che bisognerà ristamparla". Gli addetti ai lavori ironizzano così sul forte ritardo nell'attuazione dell'agenda digitale italiana. Un ritardo che ora viene certificato da un rapporto del Servizio Studi del Dipartimento Trasporti della Camera dei Deputati che solo chi sa scandagliare attentamente il web può trovare nel sito della Camera, ma che esiste, e dimostra l'efficienza di alcuni servizi propri dell'istituzione parlamentare.

Nel rapporto si evidenzia come in materia di Agenda digitale italiana (decreti legge "Crescita" "Crescita 2.0", "del Fare"), fra i 55 adempimenti considerati solo 17 sono stati adottati e per quelli non adottati di ben 21 risultano già scaduti i termini. I settori di intervento non ancora disciplinati sono molti, e vanno dal riordino del sistema statistico nazionale alla bigliettazione elettronica, dalla misurazione dei campi elettromagnetici alla trasparenza dell'attività parlamentare.

Un palinsesto dedicato agli artisti che hanno fatto grande Milano e alla rinascita culturale della città.
 
Art, Performance, Media, Creativity&Style, Kids, Wellbeing: queste le declinazioni della ‘Primavera di Milano’, il nuovo palinsesto culturale tematico che animerà la scena milanese durante i prossimi mesi, e fino all’estate, con oltre cento iniziative in tanti spazi e luoghi della città.

“Dopo il grande successo di ‘Autunno Americano’, presentiamo oggi il secondo palinsesto per la prossima stagione culturale milanese – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un progetto dedicato alla nostra città, alla centralità che ha sempre avuto nella storia, e ai suoi ‘figli’ che l'hanno resa grande in Italia e nel mondo e che, anche se nati altrove, hanno trovato qui terreno fertile per la loro creatività. Una stagione che trova il fulcro della sua programmazione in un nucleo di esposizioni dedicate a grandi personalità della storia dell'arte e della cultura milanesi, come Bernardino Luini, Piero Manzoni, Bruno Munari e Luca Beltrami”.

Mostre, concerti e spettacoli teatrali, incontri e retrospettive, festival e sagre, iniziative dedicate ai bambini ed eventi “pop”, per un totale di 107 eventi in programma.