Notiziario tematico

La crisi ha colpito duramente l’Italia e l’Europa. È tempo di cambiare. La scelta adesso è nelle mani dei cittadini.

L’ Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo a Milano promuove un incontro durante il quale sarà possibile parlare di questi argomenti con giornalisti, esperti, giovani e con gli attori della compagnia teatrale “Il ratto d'Europa”. Tra gli altri, interverrà Daniela Jabes, Fondatrice e Presidente di Naicons.

 

ReACT 4 ECONOMY. Nuovo lavoro, nuovi lavori. Tutelare il futuro. Promuovere la crescita

Milano, 21 febbraio 2014, ore 14.00 – 17.00

Teatro Franco Parenti, Via Pier Lombardo 14

 

Oggi Milano inaugura la giornata del lavoro agile. Nel volantino che il Comune ha preparato per l’occasione si spiega in sintesi di cosa si tratta: il lavoro agile è quello che non richiede una postazione fissa, consente di svolgere i propri compiti ovunque, da casa, dal bar, dal parco, dalla palestra o da una postazione in co-working. Potrebbe sembrare l’ennesima fuga in avanti dei futurologi del lavoro ma, in realtà, si tratta di situazioni che, pur in diversa misura, ci troviamo ad affrontare già da tempo. Chi, alla guida nel traffico cittadino, non si è mai dovuto infilare in tutta fretta l’auricolare per rispondere alla telefonata del capo o di un cliente che aveva necessità di risolvere una questione con urgenza? E chi non ha mai buttato un occhio allo smartphone per controllare la posta elettronica del lavoro, anche durante il weekend? E non vi è mai capitato di mettervi al computer dopo cena per terminare un documento da presentare la mattina seguente? Normalmente sono tutte attività che si aggiungono a quelle che già svolgiamo in ufficio ma che, in realtà, non percepiamo più come lavoro extra, perché sono entrate a far parte della nostra routine. 

LAVORO UBIQUITARIO - Ecco, la giornata del lavoro agile ha, innanzitutto, il significato di farci prendere coscienza del fatto che il nostro modo di lavorare è ormai ubiquitario, coincide solo in parte con la presenza fisica in ufficio e stempera i limiti tradizionali dell’orario di lavoro. Ma è anche l’occasione per verificare quanto queste forme di lavoro, prestate fuori dalla unità di luogo e di tempo della organizzazione produttiva classica, possano alleggerire la città dal congestionamento del traffico, incrementare la produttività delle imprese e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. 

Ufficio, addio? Il Comune di Milano ha indetto oggi la prima Giornata del Lavoro Agile, lo "smart working" che rimpiazza la vita da ufficio con orari elastici e device digitali. L'esperimento, promosso da una cordata trasversale che include Abi e Cgil, Assolombarda e Sda Bocconi, sembra funzionare: le note di Palazzo Marino parlano di «centinaia di adesioni» tra centro città e hinterland, con un esercito di professionisti appostati in bar e biblioteche, abitazioni private e aree a uso e consumo del co-working. Secondo gli organizzatori, il salto fuori dalle rigidità aziendali si tradurrebbe in «più tempo per sé, più qualità della vita, più produttività, meno stress e meno inquinamento». Ma quali sono i pro e i contro del telelavoro?

 

Svegliarsi, accendere il pc, iniziare il lavoro. Scrivere relazioni dal bar sotto casa o in piazza Duomo. La marcia in più dello smart working, con o senza l'impatto di una vita «più rilassata», resta il risparmio. Una ricerca della School of Managament del Politecnico di Milano aveva già evidenziato come il salto al telelavoro salverebbe 37 miliardi di euro all'anno di spese improduttive, nel mix tra aumento di produttività (+27 miliardi) e taglio dei costi diretti o indiretti (10 miliardi).

Con un’email del CEO Larry Page, Google ha confermato che sarà Susan Wojcicki a guidare il team di YouTube.