Notiziario tematico

4 marzo 2010
ore 9.00


La Brianza che innova si racconta in vista dell'appuntamento internazionale di Expo 2015. Giovedì 4 marzo presso l'Hotel De La Ville a Monza la Camera di Commercio di Monza e Brianza organizza il convegno "Verso il 2015: l'Expo che innova", con la partecipazione dell'on. Lucio Stanca, amministratore delegato Expo 2015. L'incontro ha l'obiettivo di sviluppare e di approfondire la tematica dell'innovazione attraverso le storie di imprese rappresentative dell'eccellenza brianzola e attive nei settori dell'alimentazione, della green economy, della medicina, della farmaceutica e delle energie rinnovabili.


Scaricate l'invito qui e la scheda di adesione qui.

 
Fonte: alt

Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ha emanato una Circolare sull’uso della PEC nelle amministrazioni pubbliche nella quale vengono chiarite le caratteristiche di questo strumento, strategico per le comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni, i cittadini, le imprese e i professionisti.

La Circolare chiarisce come la PEC fornisca garanzie di qualità, tracciabilità e sicurezza, coniugando la semplicità d’uso della posta elettronica con le garanzie fondamentali che devono caratterizzare la comunicazione istituzionale.

La Circolare chiarisce che l’obbligo per le amministrazioni di dotarsi PEC è stabilito dal Codice dell’amministrazione digitale (decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82) e successivamente ribadito dal decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 convertito, con modificazioni, nella legge 28 gennaio 2009, n. 2.

Grazie ad un tavolo di confronto con il Ministero dei Beni Culturali, Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) insieme ad altre associazioni di categoria ha ottenuto la possibilità di ritardare al 30 aprile i termini di presentazione della domanda per il conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore e collaboratore di beni culturali, mentre è stata posticipata al 31 luglio la scadenza per la presentazione delle attestazioni in ordine all’attività di restauro.

Il recente Dm 53/2009 attribuisce il titolo di restauratore solo ai soggetti in possesso di un diploma acquisito presso una scuola riconosciuta o di una laurea universitaria quinquennale, oppure che abbiano svolto otto anni di attività certificata nel settore (prima del 2001).

“I dati in possesso dell’associazione – afferma Cristina Croda, presidente di Cna Milano – dicono che la norma limita l’esercizio della professione solo all’1% delle tremila imprese registrate in Lombardia, perché esige requisiti burocratici che il 99% degli artigiani non possiede”.

Non solo bar ed edilizia. E in città uno su 5 è donna.

È solo grazie agli immigrati che l'economia milanese cresce. Senza le loro imprese il saldo sarebbe negativo, in quattro anni si conterebbero quasi mille aziende perse. E bisogna ringraziare gli imprenditori stranieri se invece, nonostante la crisi mondiale e quindi anche locale, si registra tra il 2005 e il 2008 una lieve crescita (+ 1,6 per cento). E in questo scenario Milano diventa la capitale d'Italia per le imprese immigrate.
I dati compaiono nel rapporto dell'Asiim (Associazione per lo sviluppo dell'imprenditorialità immigrata a Milano) che li presenta assieme alla Camera di Commercio. Le imprese controllate da migranti sono 20.144, il 7,6 per cento di tutte le attività milanesi (una su dodici) con un incremento solidissimo e costantemente crescente negli anni (+ 33,5 per cento tra 2005 e 2008) che colpisce ancora di più se si guarda alla stasi del resto del sistema imprenditoriale nel territorio provinciale.

Otto imprenditori stranieri su dieci hanno una piccola ditta: bar, ristoranti, imprese di pulizie e di trasporti, esercizi commerciali al dettaglio. Ma arrivano, sempre più, anche a forme di impresa più complesse, con quasi mille nuove società di capitali «per creare le quali servono oltre alle finanze anche i cervelli, segno della nascita di un settore di imprenditoria ormai molto avanzata», sottolineano alla Camera di Commercio.


Fonte e articolo integrale: La Repubblica
(pubblicato il 24 febbraio 2010)