Notiziario tematico

Da recenti indagini IDC, la penetrazione di device mobili e app nell’industria privata e in alcuni comparti della PA aumenterà ancora sensibilmente nei prossimi due anni, sulla spinta della consumerizzazione e dell’evidenza di come l’enterprise mobility stia abilitando nuovi modelli ed efficienze operative, migliorando produttività e collaborazione.
Si pensi, per esempio, ai tablet: stando a uno studio di IDC pubblicato a gennaio 2014, il 31% dei possessori di tablet negli Stati Uniti sottolinea di utilizzare il device anche per propositi attinenti la sfera lavorativa, e il 57% di portare il tablet in ufficio; analoghe le percentuali in un Paese europeo come l’Inghilterra, 33% e 55%.

Chi ha partecipato alla prima Giornata del Lavoro Agile, promossa dal Comune di Milano lo scorso 6 febbraio, ha risparmiato in media due ore del suo tempo e ha percorso (con mezzi propri) 57km in meno. Arrivano i primi dati di un'iniziativa unica nel suo genere in Italia che ha saputo coinvolgere 104 tra aziende ed enti e circa seimila lavoratori, consentendogli per un giorno di lavorare in modo diverso, in maniera "agile". Questo sperimento è frutto di un'altra innovazione, il passaggio di una hr manager di talento come Chiara Bisconti da un'azienda privata (San Pellegrino) ad un'ente pubblico, il Comune di Milano. Una "contaminazione" molto interessante ed efficace tra pubblico e privato che sta dando i suoi frutti. 

Computer, fax, smartphone, tablet, cloud computing: le nuove tecnologie hanno mano a mano portato allo sviluppo di forme di lavoro più agili e flessibili, come il telelavoro, che consente agli impiegati di un'azienda di operare da casa, spesso negli orari che preferiscono, e alle imprese di ridurre le spese necessarie a mantenere in piedi un ufficio. Con vantaggi tangibili anche per l'ambiente.

Affermatosi da qualche tempo in Nord-Europa e negli Stati Uniti, il telelavoro consente di conciliare vita privata e carriera, offrendo al lavoratore o alla lavoratrice una maggiore flessibilità, sia oraria che geografica. La riuscita di un rapporto di telelavoro si basa su un cambio di prospettiva: i dipendenti non vengono più valutati e retribuiti sulla base delle ore che spendono fisicamente in ufficio, ma solo ed esclusivamente a partire dai risultati che raggiungono.

In parole povere, si tratta di un nuovo modo di concepire il lavoro, che può portare notevoli vantaggi sia sul fronte della maggiore motivazione e di un maggiore impegno del personale, sia su quello dell'impatto ambientale, incidendo in modo positivo sulla csr di un'impresa.Dal punto di vista dei dipendenti, poter lavorare da casa si traduce innanzitutto nell'evitare gli spostamenti e nell'avereritmi di vita meno stressanti: non doversi recare fisicamente in ufficio significa, ad esempio, non spendere denaro per il carburante o per gli abbonamenti ai mezzi pubblici e non dover trascorrere ogni giorno una buona fetta del proprio tempo in auto, in metro o in autobus, magari incolonnati nel traffico urbano.

Il Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica, in collaborazione con ASAG (Alta Scuola di Psicologia Agostino Gemelli), organizza il seminario internazionale

 

Changing fathers identities and practices? Reflections across Europe

20 Marzo 2014, ore 14:00 – 18:00

Università Cattolica di Milano – Sede di Via Nirone 15 – 20123 Milano

Aula N110 – primo piano